tag:blogger.com,1999:blog-54028551951115864282024-03-12T20:16:27.057-07:00Bassano Ecologista Difesa Salute e TerritorioUnknownnoreply@blogger.comBlogger111125tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-25346479074596261362016-04-02T09:01:00.000-07:002016-04-02T09:01:01.641-07:00LA DEVASTAZIONE DEL FIUME BRENTAPubblichiamo un video sintetico ma esplicativo, sui due progetti, quello di prelievo di acque a Camazzole e quello di "difesa" della sponda sinistra del Brenta, lungo via Casoni, tra Cittadella, Carmignano e Fontaniva.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzXyOJaxiYjaHB23hzJQ440NDVTLib8Wpo5duXNOJyd2-_nBYwmfzg5hrMEdLVO4-rGvfdNC0cbTZFOJuUUuA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-11172581970676487542016-03-21T04:21:00.000-07:002016-03-21T04:21:13.592-07:00GIU' LE MANI DAL BRENTACresce la protesta contro i progetti della Regione Veneto di nuovi pozzi ed escavazioni nell'alveo del Brenta tra Carmignano, Fontaniva e Cittadella.<br />
L'obiettivo è di bloccare il progetto di prelievo di acque a Camazzole e l'asportazione dall'alveo di quasi 600.000 metri cubi di ghiaia, oltre alla modifica del corso del fiume attraverso un'incisione all'interno dell'alveo.<br />
Il rischio di queste escavazioni potrebbe essere un'abbassamento dell'area anche di 4 metri e mezzo.<br />
A giorni partirà una raccolta di firme per far sentire agli Amministratori Regionali cosa ne pensano di ciò le popolazioni del Brenta<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvorRWzixLLMHOSF93Vfj3xGgBKNq-nZOZbVCmc7w6shmLNV_ptm0CYuET3FuKtyhjGZNd6SJWER25o68YPkIXbOkYhirDZxRrMJc6MOq_obsrzDjigmpmiTCf4mmRPFnkwy0ejgblYlA/s1600/firma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvorRWzixLLMHOSF93Vfj3xGgBKNq-nZOZbVCmc7w6shmLNV_ptm0CYuET3FuKtyhjGZNd6SJWER25o68YPkIXbOkYhirDZxRrMJc6MOq_obsrzDjigmpmiTCf4mmRPFnkwy0ejgblYlA/s320/firma.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-30228361009933585502016-03-01T13:00:00.000-08:002016-03-01T13:00:21.511-08:00Firma per fermare la costruzione dell'impianto idroelettrico in Val di Tovo<h1 class="h2 mtn mbxs xs-mbxs" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #363135; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, Tahoma, sans-serif; font-size: 2.25rem; line-height: 1.11112; margin-bottom: 10px !important; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px !important; text-align: center;">
</h1>
<div>
Salviamo la Val di Tovo! </div>
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<br /></div>
<div>
Fermiamo la costruzione dell'impianto idroelettrico in Val di Tovo<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgToDFFuhrvGC994kOOYe-0ZNXUL76vO4Wad4oD7uWQbvHNFPWo_8JC-jr8VGSCqYviWWhOeRC9PorrpYBgjNdkoIcLQTSwPdr0KFE6zAdlZR0Q55DXzplrwaIYkiBsqSrIih3neMyu9TA/s1600/tovo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgToDFFuhrvGC994kOOYe-0ZNXUL76vO4Wad4oD7uWQbvHNFPWo_8JC-jr8VGSCqYviWWhOeRC9PorrpYBgjNdkoIcLQTSwPdr0KFE6zAdlZR0Q55DXzplrwaIYkiBsqSrIih3neMyu9TA/s400/tovo.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div>
Per firmare cliccate al seguente link:<br />
<br />
<a href="https://www.change.org/p/firma-per-fermare-la-costruzione-dell-impianto-idroelettrico-in-val-di-tovo-zaiapresidente">https://www.change.org/p/firma-per-fermare-la-costruzione-dell-impianto-idroelettrico-in-val-di-tovo-zaiapresidente</a></div>
<div>
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<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-43024649811792096152016-03-01T10:22:00.001-08:002016-03-01T10:22:26.755-08:00BENVENUTI LUPIGrazie all'attività di ricerca di due faunisti, Fabio Dartora e Ivan Mosele, sono state fissate da fototrappole le immagini di due lupi. Le fototrappole sono state poste nella parte nord della Val d'Assa, sull'Altopiano di Asiago.<br />
I forestali hanno raccolto significativi elementi biologici che sono già stati inviati a laboratori specializzati per la determinazione del Dna. Questa è l'unica prova certa per poter confermare la presenza o il passaggio dei lupi sull'Altopiano di Asiago evento ritenuto probabile dal gruppo di lavoro.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlldenk_4hhYK-DSSOUc6VvJOKukauu1TCzeRPHUXA_M1LnE7DYjyfy_1GJt25C6SWfXtOeWGpJA8TQbyKCjCp1VabicymdukUnoyld3EC-3JaPrXN2SEcJTq6moGljYzUIvhbJAA7hd8/s1600/lupi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlldenk_4hhYK-DSSOUc6VvJOKukauu1TCzeRPHUXA_M1LnE7DYjyfy_1GJt25C6SWfXtOeWGpJA8TQbyKCjCp1VabicymdukUnoyld3EC-3JaPrXN2SEcJTq6moGljYzUIvhbJAA7hd8/s320/lupi.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-30411075134308104762013-02-20T03:42:00.002-08:002013-02-20T03:42:36.465-08:00DOCUMENTO DI ITALIA NOSTRA IN MERITO AL PARERE DELLA COMMISSIONE V.I.A SULL'AUTOSTRADA VALSUGANA<br />
<br />
<div style="box-sizing: border-box; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<b>Documento trasmesso dal coordinamento di Italia Nostra ai vari amministratori/consiglieri e gruppi del territorio.</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVFC4nRc52QrWkg_D4M2YUaYSxhAHmZyuNoxereoAB1wlthwgNdPvCWy8xoHMRhwo2Zu_cdji82qnVzNOmmzD2mA888YhEODFSzl08P2cbwtChp-5c4-9AK-WUTpLjkJvg3swpKXAbzOI/s1600/val.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVFC4nRc52QrWkg_D4M2YUaYSxhAHmZyuNoxereoAB1wlthwgNdPvCWy8xoHMRhwo2Zu_cdji82qnVzNOmmzD2mA888YhEODFSzl08P2cbwtChp-5c4-9AK-WUTpLjkJvg3swpKXAbzOI/s400/val.jpg" width="282" /></a></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
</div>
<br />
<br />
<br />
Oggetto: Valsugana Valbrenta - parere n° 387 del 19.12.12 della Commissione V.I.A.<br />
<br />
Approvazione dall'unanimità dei presenti al tracciato ottimizzato.<br />
<br />
Considerazioni: E che altro ci si poteva aspettare quando il Segretario Generale per le<br />
Infrastrutture è anche Presidente della Commissione V.I.A. e vice Presidente del NUV?<br />
E' vero che il termine "Tracciato ottimizzato", è sempre corredato dalle generiche diciture:<br />
"subordinatamente alle prescrizioni e raccomandazioni" ma ,dal documento, ci risultano tante<br />
parole, tanti dati tecnici, tante simulazioni che ci sembrano create appositamente per far fare<br />
confusione ai non addetti ai lavori.<br />
In sostanza, per fare un esempio, prendiamo il quadro di riferimento ambientale alla voce<br />
ATMOSFERA: si dice, dopo le simulazioni di dispersione, che "non si hanno impatti<br />
derivanti dalle emissioni considerate, in grado di generare indici statistici che superano i limiti<br />
di legge e che mostrano aumenti delle concentrazioni nelle zone interne della Valsugana in<br />
particolare nelle regioni interessate dalle aperture intermedie delle gallerie in zone meno<br />
interessate dalla presenza di popolazione". !!!!! Incredibile..!. A Solagna sopra il centro<br />
abitato - a Lanari sopra la frazione e di fronte al centro di Campolongo - a Sarzè Pianari sopra<br />
il centro di S.Nazario - a Pian dei Zocchi su Rivalta e di fronte a S.Gaetano e Sasso Stefani e<br />
S.Marino su S.Marino e Costa. Tra l'uscita della galleria di Solagna e l'uscita della galleria di<br />
S.Marino, andando verso nord, tutte queste uscite, in un tratto inferiore ai 10 Km., come se<br />
gli inquinanti rimanessero localizzati in ambito ristretto e non, spinti dal vento, in tutta la<br />
Valle.<br />
La conclusione del V.I.A.: "non si ritiene sia necessaria allo stato attuale l'installazione di<br />
sistemi di abbattimento delle polveri in galleria".<br />
La soluzione V.I.A.: "prevedere la ventilazione forzata, all'interno delle gallerie, tramite<br />
ventilatori di estrazione o acceleratori e installare, oltre ai rilevatori di fumo, dei sistemi di<br />
monitoraggio in continuo di CO, NO2 e delle polveri, collegati con sistemi di visualizzazione<br />
dei livelli inquinanti, mediante scala di colori (verde, giallo, rosso), in almeno tre punti. In<br />
caso di superamento dei limiti o di fermata del sistema di ventilazione-estrazione, bloccare<br />
immediatamente l'ingresso dei veicoli mediante l'attivazione di semafori in corrispondenza<br />
dell'ingresso. La segnalazione deve essere ripetuta prima del casello della superstrada che<br />
precede, in modo da obbligare i veicoli ad uscire dalla superstrada". E cioè, diciamo noi,<br />
transiterebbero in Valle i previsti 38.000 automezzi più quelli che transitano normalmente.<br />
Ma vogliamo scherzare...!<br />
Oppure vengono usati termini generici quali:" da approfondire nelle successive fasi<br />
progettuali", oppure: " accoglibile da verificare nella successiva fase progettuale".<br />
Per fare un esempio, senza entrare nel merito del problema, nel caso delle prescrizioni del<br />
SIA: "sia valutata la possibilità di sostituire la discenderia di S.Nazario con una analoga<br />
nell'ambito della stazione ferroviaria di Carpanè dove gli spazi si prestano meglio alle attività<br />
di cantiere", la risposta del proponente ad una analoga osservazione è stata:" non accoglibile<br />
in quanto tecnicamente di difficile realizzazione".<br />
E' logico ritenere che le prescrizioni rimangano quasi sempre sulla carta a sola giustificazione.<br />
Avevamo già intuito che il proponente, oltre al progetto ottimizzato, difficilmente avrebbe<br />
fatto altre concessioni, se non marginali, ed era per questo che, prima delle osservazioni da<br />
inviare al V.I.A. avevamo inviato ai Sindaci di Valle una comunicazione con la<br />
raccomandazione di esprimere il loro parere negativo su tale progetto o, quantomeno, che<br />
presentassero in modo unitario delle richieste sostanziali, da tutti condivise, e non di<br />
dimostrare la loro debolezza, presentandosi in ordine sparso, ciascuno interessandosi al suo<br />
"proprio campanile".<br />
In precedenza, ritenendo tutta la Valle, un unico comune, con l'unione tra cittadini e<br />
Istituzioni si erano raggiunti dei risultati concreti che avevano portato alla realizzazione di un<br />
progetto da tutti condiviso.<br />
Quindi, con la presente, vogliamo significare ai cinque Sindaci, che dovrebbero rappresentare<br />
il volere dei cittadini, che hanno disatteso le aspettative della popolazione che ha sempre<br />
manifestato una volontà contraria a questa colossale nonché demenziale opera che porta in<br />
<br />
valle solo la devastazione del territorio e che compromette la salute dei cittadini, senza<br />
risolvere in alcun modo il problema della viabilità in valle.<br />
Di conseguenza, visto che le loro Osservazioni al V.I.A. sono state quasi completamente<br />
disattese, chiediamo e raccomandiamo ai cinque Sindaci di inoltrare una lettera in Regione e<br />
ai Ministeri dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e di quello per i Beni e le Attività<br />
Culturali che dimostri la loro risoluta opposizione a questo progetto di Superstrada a<br />
pagamento in Project Financing, vista anche la contrarietà con cui viene recepita dalla<br />
popolazione che, riunita in Comitati o Gruppi di informazione, fa delle continue<br />
manifestazioni che potrebbero, anche, degenerare creando problemi di ordine pubblico.<br />
Suggeriamo loro di prendere esempio dai sei Sindaci della Bassa Valsugana di Borgo,<br />
Grigno,Scurelle, Ospedaletto, Villa Agnedo e Castelnuovo che hanno scritto direttamente al<br />
Ministero dell'Ambiente e a quello dei Beni Culturali manifestando la netta e decisa<br />
contrarietà alla realizzazione di un'opera che porterebbe il territorio comunale ad una<br />
condizione ambientale insostenibile per la salute e la qualità della vita degli abitanti; con gli<br />
stessi creino un collegamento che, nell'unione delle forze, potrà portare all'annullamento del<br />
progetto.<br />
Soluzioni per il punto nero rappresentato da Carpane' si potranno trovare pretendendole dallo<br />
Stato con la creazione di una galleria in doppia corsia, come quella che da Primolano porta<br />
ad Arsie che, partendo dalla località Merlo di S.Nazario, arrivi oltre la cava di Carpanè, dopo<br />
aver allargato la strada che dal ponte di Campolongo porta alla località Merlo. Ciò consentirà<br />
di snellire la viabilità della Valbrenta mantenendo, però, quasi inalterato l'attuale numero di<br />
veicoli.<br />
Bassano del Grappa, 18 febbraio 2013<br />
Italia Nostra<br />
Coordinamento Comitati<br />
<br />
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-21992296217456177602013-02-13T04:41:00.002-08:002013-02-13T04:41:30.729-08:00L'ECO DI UN SABATO ALTERNATIVO<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh22qdwG-ABwsvYfFOmKzHZWY7R-DLB4RUjH8JB7WHhQRmXwDSXk5dKZfQZ7FAfcUAXo_MQ5UdIdi_tMUdabHq6MJnOgmYoRLHoKnKvDstnChUoxc2S_MyKQF6OgB9LsXapshrkyJX9pi8/s1600/ECO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh22qdwG-ABwsvYfFOmKzHZWY7R-DLB4RUjH8JB7WHhQRmXwDSXk5dKZfQZ7FAfcUAXo_MQ5UdIdi_tMUdabHq6MJnOgmYoRLHoKnKvDstnChUoxc2S_MyKQF6OgB9LsXapshrkyJX9pi8/s400/ECO.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
Sabato 16.02.2013 <b><span data="color: #008000;" mce="COLOR: "><span style="color: green;">L’ECO DALLE TERRE</span></span></b> promuoverà una <b>fiaccolata</b> e un <b>sit-in</b> presso area di cantiere bassanese della Pedemontana.</div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
"<span data="color: #008000;" mce="COLOR: "><b><span style="color: green;">L'ECO DI UN SABATO ALTERNATIVO</span></b></span>" così è stata titolata l'iniziativa che vuole accendere l'attenzione di tutti i cittadini, sensibilizzandoli<br />a quello che sta per accadere appena fuori di casa, rendendo loro i protagonisti in prima persona del cambiamento radicale che subirà il Territorio.<br />Il nostro paesaggio, quello che i nostri occhi sono abituati ad assaporare nel quotidiano, non è scampato allo scempio della devastazione e sarà<br />la prossima vittima del cemento famelico che avanza "<b>Otto metri quadrati al secondo</b>" e tutto questo per mantenere sul secondo gradino del<br />podio il nostro caro Veneto (col suo 8,5-10,5% di suolo consumato), peccato che in questo caso la medaglia non è certo una di quelle medaglie di cui<br />noi cittadini veneti ne andiamo fieri, figuriamoci poi se desideriamo mostrarla con orgoglio.</div>
<hr id="system-readmore" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;" />
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
Quindi tra i divoratori di suolo trionfa il nostro Veneto, anticipato da Lombardia e seguito dal Lazio. In merito a questi tristi primati recentemente<br />Salvatore Settis su Repubblica ha sottolineato che queste cifre impressionanti stanno di fatto trascinano l’Italia fuori dall’Europa, ove il consumo<br />medio del suolo è di 2.8%, a fronte di un devastante 6.9% per il nostro martoriato Paese.<br />In un Paese a incremento demografico zero è come se ogni anno si costruissero due o tre città nuove, delle dimensioni di Milano e di Firenze.</div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<b>Interrompere questo scempio, si sente ripetere, è impossibile. Non è vero!</b><br />L'alternativa esiste e si chiama <b><span data="color: #008000;" mce="COLOR: "><span style="color: green;">Messa in Sicurezza del Territorio</span></span></b>.</div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
Mettere in sicurezza un territorio significa far lavorare di più le imprese che ora lavorano per distruggere lo stesso territorio, attraverso il recupero delle opere e delle infrastrutture e la riqualifica delle stesse, un percorso di attività finalmente di fare la "pulizia degli scheletri di cemento" che assediano le nostre periferie e i nostri centri storici.</div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
La vera lotta ora è un’altra: Da una parte chi vuole uno sviluppo sostenibile in armonia con il bene pubblico e la Costituzione e dall'altra chi vede nel suolo italiano solo una risorsa da saccheggiare a proprio vantaggio. Ora tocca te scegliere: Da che parte stai?</div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<span data="color: #008000;" mce="COLOR: "><b><span style="color: green;">L’ECO DALLE TERRE</span></b></span> ha scelto e condanna qualunque “<b>Delitto alla terra che azzeri il futuro!</b>” e per dimostrarlo <b>Sabato 16 febbraio ore 20:00</b> si riunirà a Quartier Prè di Bassano del Grappa, presso gli impianti sportivi, e dopo aver illustrato le regole di sicurezza (<i>occorre munirsi di giubbino rifrangente</i> si proseguirà insieme con una fiaccolata per raggiungere i luoghi del cantiere bassanese. Durante il sit-in verrà esposto del materiale per spiegare in dettaglio cosa sta accadendo in Pedemontana e in Nuova Valsugana.<br />Il rientro a Quartier Prè è previsto per le 22 circa, qui dopo aver sorseggiato in compagnia, cioccolata e thè caldi, ci saluteremo e ci daremo appuntamento alle prossime iniziative promosse da L'ECO DALLE TERRE.</div>
<div align="justify" data="text-align: justify;" style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
Ti aspettiamo "<span data="color: #008000;"><b><span style="color: green;">Il tuo Sabato Alternativo rende possibile l'Alternativa !</span></b></span>"</div>
<div>
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-54597981979732343652013-01-30T05:54:00.000-08:002013-01-30T05:54:17.321-08:00CONSEGNATE LE FIRME PER L'ABOLIZIONE DELL'ARTICOLO 38 DEL PTRC <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiJ6INUpoexzPcTURV1NxlRmVNYOEKgsglwGX6RbPuL3sq6-pKSWs07oxiBVzasZuIYYsC_b4FuIk6IhQ7vDb-L-AQ6tBlobnAvESSX2_lzs2x_u2kfY6PUdUEyR6GryQYYS11LGMIlls/s1600/ven.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiJ6INUpoexzPcTURV1NxlRmVNYOEKgsglwGX6RbPuL3sq6-pKSWs07oxiBVzasZuIYYsC_b4FuIk6IhQ7vDb-L-AQ6tBlobnAvESSX2_lzs2x_u2kfY6PUdUEyR6GryQYYS11LGMIlls/s320/ven.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<div style="box-sizing: border-box; display: inline;">
<span style="font-family: Calibri;"><span class="usercontent"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<div style="box-sizing: border-box; display: inline;">
<span style="font-family: Calibri;"><span class="usercontent"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<span class="usercontent" style="font-family: Calibri;">Oggi, </span><span class="usercontent" style="font-family: Calibri;">29.01.2013</span><span class="usercontent" style="font-family: Calibri;">, una delegazione de </span><span class="usercontent" style="font-family: Calibri;"><span style="color: green;">L’ECO DALLE TERRE</span></span><span class="usercontent" style="font-family: Calibri;"> è stata accolta dal Presidente del Consiglio Regionale Clovaldo Ruffato e dai Consiglieri Laura Puppato, Nicola Finco, Stefano Fracasso e Pietrangelo Pettenò, ai quali è stata consegnata la Petizione</span><span class="textexposedshow" style="font-family: Calibri;"> Popolare al P.T.R.C., con la specifica richiesta dell’abrogazione dell’articolo 38.</span></div>
<div dir="ltr" style="box-sizing: border-box; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 16px;">
<div style="box-sizing: border-box;">
<h5 align="justify" style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri;"><span class="usercontent"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-size: 12pt;">La delegazione, partita dalla stazione ferroviaria di Bassano del Grappa, ha "scortato" </span></span></span><span style="font-size: 12pt;"><span class="textexposedshow"><span style="font-weight: normal;">la Petizione, accompagnata dalle oltre 3.500 firme e</span></span><span class="usercontent"><span style="font-weight: normal;"> </span></span><span class="textexposedshow"><span style="font-weight: normal;">ha illustrato al Presidente e ai Consiglieri le motivazioni che hanno spinto i diversi gruppi/associazioni/comitati de </span></span><span class="usercontent"><span style="color: green;">L’ECO DALLE TERRE </span></span></span><span class="usercontent"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;">a promuovere un'iniziativa popolare che ha sensibilizzato i cittadini sulle devastanti conseguenze dell'applicazione dell'art. 38 P.T.R.C..</span></span></span></span></h5>
<h5 align="justify" style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<span class="usercontent"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;">Le modalità e la forma con le quali la Petizione è stata presentata hanno letteralmente "catturato" l'attenzione del Presidente e dei Consiglieri, predisponendoli a raccogliere le istanze dei cittadini firmatari. In particolare, dalla documentazione prodotta ed esaminata, hanno potuto evincere, in concreto, l'applicazione pratica della disposizione per la quale si richiede l'abrogazione: le ortofoto a campione dei Comuni di Rosà e Romano d'Ezzelino, sulle quali sono stati riprodotti in scala i "cerchi" di 2 km di raggio che definiscono le aree strategiche di competenza regionale attorno agli svincoli e alle stazioni SFRM, hanno convinto i presenti a manifestare la piena disponibilità a supporto delle istanze emerse da un incontro costruttivo e dall'esito estremamente positivo.</span></span></span></span></h5>
<h5 align="justify" style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<span class="usercontent"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;">Il Presidente ha dato immediate disposizioni affinché l'Ufficio Legislativo di Palazzo Ferro Fini si attivi per supportare L'ECO DALLE TERRE in ulteriori iniziative popolari che concretizzino la richiesta di abrogazione della norma in esame. Tale disponibilità è il chiaro segnale che la ricerca del dialogo costruttivo tra cittadini e Pubblica Amministrazione è ancora possibile qualora vengano seguite con competenza e rispetto le vie istituzionali.</span></span></span></span></h5>
<h5 align="justify" style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<span class="usercontent"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;">Ringraziamo nuovamente il Presidente del Consiglio Regionale Clovaldo Ruffato ed i Consiglieri Laura Puppato, Nicola Finco, Stefano Fracasso e</span></span><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;">Pietrangelo Pettenò che hanno dimostrato, con la loro accoglienza e la partecipazione attiva all'incontro, una responsabilità civica che dovrebbe essere insita in ogni buon amministratore.</span></span></span></span></h5>
<h5 align="justify" style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;">
<span class="usercontent"><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;">Evidenziamo che il proficuo incontro di oggi si è reso possibile grazie alla sensibilità di oltre 3.500 cittadini che hanno aderito all'iniziativa de L'ECO DALLE TERRE, il quale condanna l'abuso ed il consumo del territorio veneto e ne promuove lo sviluppo in termini ambientale e socio-economici.</span></span></span></span></h5>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0pt; padding: 0px;">
<br /></div>
<div>
<span style="font-family: Calibri;"><br /></span></div>
</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-69364828844749807062013-01-27T03:58:00.000-08:002013-01-27T03:58:20.695-08:00A ROSSANO VENETO IL POZZO DI VIA SAN PAOLO “A RISCHIO DI CONTAMINAZIONE”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaBvOggK2CLWYVXck5qkLI4IUKWfp_XLilOz66w741ltBAGmC_2W4Aj41dlF_GjooVPgk4rs3wxaA1SwsGfzAL8TOoifRJBG2PxvY0tjPmoeKBz7zPYTiHBIjuWv1O66DPABhUtJVew7g/s1600/ROSS.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaBvOggK2CLWYVXck5qkLI4IUKWfp_XLilOz66w741ltBAGmC_2W4Aj41dlF_GjooVPgk4rs3wxaA1SwsGfzAL8TOoifRJBG2PxvY0tjPmoeKBz7zPYTiHBIjuWv1O66DPABhUtJVew7g/s1600/ROSS.jpg" /></a></div>
<span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><b><br /></b></span>
<span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><b><br /></b></span>
<span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><b><br /></b></span>
<b style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">COMUNICATO STAMPA</b><br />
<br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"> Il Comitato “No gassificatore...” di Cassola e Rossano Veneto, dopo aver esperito, nell'estate del 2012 inutili tentativi, sia in colloqui con l'Assessore Regionale, sia in interpellanze scritte allo Stesso e al Dirigente dell'Ufficio urbanistico regionale, nonostante le sicure ed anche polemiche affermazioni del Sindaco di Rossano Veneto, ha deciso di sua iniziativa di andare fino in fondo alla poco chiara situazione riguardante la sicurezza dell'acqua potabile di Rossano Veneto e di Galliera Veneta pompata nella rete di distribuzione dal pozzo Pz0165 di Via San Paolo. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Come noto il pozzo in questione si trova a poca distanza da un'area produttiva del comune di Cassola in cui è previsto l'insediamento di un “Impianto di stoccaggio rifiuti non pericolosi e pericolosi e recupero rifiuti non pericolosi” della ditta Ecotrasporti di Cassola, autorizzato con delibera 2399/2011 della Regione Veneto. Tali insediamenti sono vietati per legge entro le zone di rispetto dei pozzi idropotabili. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Il Comitato ha commissionato al Dott. Geol. Gian Paolo Droli (Hydrogeologist U.E. Certified - D.E.A. Ecole nationale des Mines de Paris), certamente uno specialista tra i pochi in Italia nello specifico settore, il compito di una verifica puntuale sull'esistenza o meno di pericoli di inquinamento al pozzo in questione nel caso dell'insediamento autorizzato dalla Regione Veneto. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Lo studio del Dott. Droli è giunto a conclusioni perentorie:</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><em style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">“Il pozzo di attingimento idropotabile pubblico Pz0165, posto a 207m a valle piezometrica rispetto all'impianto Ecotrasporti, è in posizione fortemente “a rischio” di contaminazione/inquinamento per l'entrata nel pozzo di un eventuale “plume” inquinato in falda proveniente dall'impianto stesso”</em><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"> (il plume inquinato è una sorta di vera e propria nube inquinata che si propaga nella falda con la velocità e le direzioni dell'acqua di falda stessa).</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Le principali cause di inquinamento al pozzo, ma anche alle risorgive, la cui linea si trova pochi km. a sud dell'impianto, segnalate dall'idrogeologo possono essere originate in fase di esercizio ordinario da rotture, degrado dei sistemi impermeabilizzanti e delle protezioni, per imprevisti gestionali, ma anche per incidenti, incendio incontrollato al sito, sversamenti accidentali di sostanze tossiche/inquinanti durante i trasporti, acque piovane e di lavaggio. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">I vari elementi vengono analiticamente presi in esame in modo scientifico e, purtroppo, il quadro che ne risulta non è per nulla tranquillizzante. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Di tutto questo il progetto non mette in risalto nulla, come afferma il Dott. Droli: “</span><em style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Va subito detto che soprattutto il rischio sanitario idropotabile - seppure presente, grave e ben noto agli addetti ai lavori - non è stato trattato e neppure menzionato nello S.I.A”</em><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"> A questo silenzio si devono aggiungere anche altri elementi di cui molti già sottolineati dal Comitato nei documenti inviati in Regione l'estate scorsa: l'illegittima destinazione d'uso del terreno su cui dovrebbe essere collocata l'attività Ecotrasporti, in base ad un accordo tra Provincia e Comune di Cassola del 2004, mai attuato e rispettato; il contrasto con l'area di rispetto al pozzo di Via San Paolo, già definita nel 2001 e inserita dalla Provincia nel 2003 nel suo “programma Prov.le di Previsione e Prevenzione dei Rischi” da cui è derivato nel 2007 il Piano Provinciale di Emergenza della Provincia di Vicenza ; il contrasto con il P.T.C.P. di Vicenza, adottato nel 2010 sia per quanto concerne la protezione della falda acquifera, come il rispetto del corridoio ecologico individuato in quella zona; il falso progettuale che prevede lo sversamento delle vasche di decantazione della seconda pioggia nella “fognatura pubblica acque bianche”, che non esiste e quindi verranno sversate nuovamente nel suolo circostante.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"> In considerazione di tutti questi elementi il Comitato, assistito dall'Avvocato Gianluigi Ceruti di Rovigo, esperto nelle problematiche ambientali, nei primi giorni del 2013 ha inviato un dettagliato esposto al Presidente della Giunta regionale del Veneto dott. Zaia, al Presidente della Commissione V.I.A. Ing. Silvano Vernizzi e, in copia, a tutti gli Enti Istituzionali interessati, per richiedere il riesame di tutta la pratica Ecotrasporti con l'espletamento di una nuova V.I.A.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Ad oggi non ci è pervenuta alcuna risposta, anzi, le persone con cui avevamo anche dialogato si sono rese irreperibili. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">All'assemblea organizzata per mercoledì 30 gennaio, di cui inviamo copia del volantino di convocazione, sarà illustrato tutto il percorso, dalla viva voce dell'Avv. Ceruti e del Dott. Droli: è giusto che la popolazione conosca sia i rischi per la salute, sia gli atteggiamenti delle Istituzioni. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Per parte nostra, come si può leggere dal volantino, prepareremo anche un testo informativo ai sensi dell'art. 309 dlgs.152/2006, che i cittadini possono sottoscrivere e che invieremo quanto prima alle prefetture di Padova e Vicenza per le relative competenze.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Egidio Bizzotto.</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-24556989012079830712013-01-23T04:09:00.000-08:002013-01-23T04:09:40.545-08:00RACCOLTA FIRME PER L'ABROGAZIONE DELL' ARTICOLO 38 DEL PTRC VENETO <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2eiFfPPz0rL_62lO1MBrupo0ySlJLeLTIE1NLWaNQ4gU_jp9s8BDvy0-mJ7NjzsIXEWfzPh-IBEbihXJtATIfd8aBmJDPyX8OyP-_gxot3duSRi1YYrn1uGdUNasFhmCTK4Csl0s-SPA/s1600/pede.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2eiFfPPz0rL_62lO1MBrupo0ySlJLeLTIE1NLWaNQ4gU_jp9s8BDvy0-mJ7NjzsIXEWfzPh-IBEbihXJtATIfd8aBmJDPyX8OyP-_gxot3duSRi1YYrn1uGdUNasFhmCTK4Csl0s-SPA/s400/pede.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
Questo fine settimana saranno presenti nei nostri paesi, dei banchetti di raccolta firme per l'abrogazione dell'articolo 38. organizzati dal coordinamento L'Eco della Terra, con lo scopo di abolire questo articolo che permette di costruire nel raggio di due chilometri dai caselli autostradali </div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
Ecco al momento dove firmare.</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
Romano d'Ezzelino:</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
26 mattina Piazza Cadorna, Romano CAP- Piazza Torre- San Giacomo </div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
26 pomeriggio: Iper Battocchio Fellette </div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
27 mattina Piazza Cadorna, Romano CAP- Piazza torre- San Giacomo</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
Bassano del Grappa:</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
26 mattina</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
Cassola Romano e Rosà: </div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
27 mattina sagrati delle chiese</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
Solagna:</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
Porta a Porta</div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
PETIZIONE POPOLARE </div>
<div style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; text-align: justify;">
<br />Oggetto: P.T.R.C Veneto (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento) adottato con delibera di Giunta Regionale (DGR) n. 372 del 17 febbraio 2009, ai sensi della Legge Regionale 23 aprile 2004, n.11 (art. 25 e 4) e depositato presso la Segreteria della Giunta Regionale e presso le Province.<br /><br />Con la presentazione della presente raccolta di firme, da parte di cittadini residenti nella Regione Veneto, si intende proporre:<br /><br /><br />1. La revisione dell'articolo 5 del PTRC e la restituzione dell'autonomia agli Enti Locali (Province e Comuni) nella definizione dei piani strategici su specifiche aree<br /><br />Il P.T.R.C Veneto di "seconda generazione” è uno strumento che ha come fine ultimo l’abbreviazione di tutte le procedure volte a sottrarre l’autonomia agli Enti locali, consolidando il neo-centralismo della Regione.<br />Il P.T.R.C. risulta essere un piano “di idee e scelte, piuttosto che di regole, un piano di strategie e progetti, piuttosto che di prescrizioni”.<br />Le norme tecniche al suo interno stabiliscono che “le strategie e i progetti” sono ad appannaggio della Regione e scavalcano così le autonomie degli altri Enti Locali.<br />La questione emerge fin dai primissimi articoli. Basta, infatti, soffermarsi sull’articolo 5 per comprendere lo “strumento principe” del P.T.R.C.:i cosiddetti “progetti strategici”.<br />In sede di prima attuazione del PTRC sono stati individuati come progetti strategici: l’attività diportistica, l’ambito portuale veneziano, le Dolomiti e la montagna veneta, le cittadelle aeroportuali, l’urban labor di Rovigo, via Ostiglia, le ville di Andrea Palladio, il sistema insediativo afferente le stazioni del SFMR e l’accesso alla rete viaria primaria, gli hub principali della logistica, i sistemi difensivi regionali di epoca moderna e contemporanea, la città della musica di Verona, il progetto culturale e storico della Grande Guerra (ma la Regione si autorizza a inserirne altri) .<br />Questo quadro strategico denuncia la sottrazione della potestà delle scelte agli istituti rappresentativi della democrazia: è la Regione che decide e al “tavolo delle decisioni” partecipa esclusivamente il sindaco; il Consiglio (comunale o provinciale) viene delegittimato del suo potere di rappresentanza.<br />Si chiede, pertanto, una revisione dell'articolo 5 del P.T.R.C. volta alla restituzione dell'autonomia agli Enti Locali (Province e Comuni).<br /><br /><br />2. DEFINIRE da subito i vincoli di tutela del paesaggio, l’ambiente, i beni culturali nel rispetto dell’art. 9 co.2 Cost.<br /><br />Il P.T.R.C. dovrebbe avere capacità regolativa tutelando e salvaguardando il territorio.<br />Tuttavia, come si evince dal prologo delle norme tecniche d’attuazione, la Giunta Regionale, in riferimento ai “vincoli giuridici gravanti sul territorio veneto”, dichiara che provvederà successivamente (tempo indefinito) ad applicare l’unico strumento legislativo che richiede di porre vincoli di tutela del paesaggio, dell’ambiente e dei beni culturali: il “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.<br />La Regione rinuncia, cioè, all’unico strumento che potrebbe dare efficacia al piano e a tradurre le intenzioni proclamate in fatti. Non solo. La stessa Giunta promette, disattendendo al suo dovere, che non aggiungerà vincoli di livello regionale a quelli già prescritti a livello statale.<br />Tale “atteggiamento” è in palese contrasto con uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione che, all’art. 9 co. 2, recita “[La Repubblica] Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Tale enunciato è di estrema importanza perché contiene un concetto, quello di “paesaggio”, che ha subito nel corso del tempo una profonda evoluzione e che oggi attiene, invece, ad un concetto molto più ampio che prende il nome di “tutela dell’ambiente”. Secondo un principio dello sviluppo economico-sociale la rigenerazione delle risorse non dovrebbe compromettere l’ambiente delle generazioni future.<br />Sembra che questa norma della fonte primaria del nostro ordinamento sia stata completamente disattesa dalla Giunta Regionale che, se da un lato auspica una rivisitazione dell’art. 9 che non garantirebbe una tutela piena dell’ambiente (attualmente oggetto di legislazione esclusiva da parte dello Stato (ai sensi dell’art. 117 co. 2 lett. s) della Costituzione), dall’altro non si preoccupa dell’applicazione del “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.<br /><br />3. Abrogazione dell'articolo 38 PTRC<br /><br />L’analisi della situazione urbanistica territoriale del Veneto presenta molteplici elementi di crisi da correggere o rimuovere quali:<br />- modelli abitativi unifamiliari e sparpagliati (lo “svillettamento”, lo sprawl);<br />- inefficienza del sistema della mobilità (addebitato all’insufficienza della rete stradale);<br />- ruolo assunto dai caselli autostradali (sempre più caratterizzati dalla presenza di strutture del terziario);<br />- desertificazione della rete dei centri storici (addebitata all’alto livello dei canoni di locazione e alla concorrenza delle nuove strutture commerciali).<br />Nel concreto il P.T.R.C. si presenta come uno strumento poco lungimirante che, anziché trovare soluzioni sostenibili al servizio del territorio sia a livello economico che ambientale, sembra voler confermare la situazione urbanistica esistente considerando alcuni elementi di crisi come ineliminabili, riconoscendoli inverosimilmente non più come elementi di crisi ma come segni di vitalità di un sistema che deve essere assecondato.<br />Il P.T.R.C. promuove, pertanto, un’ulteriore espansione urbanistica disordinata (sprawl), una desertificazione dei centri storici, un’incentivazione dell’uso tendenzialmente esclusivo dell’auto e un proliferare dei caselli autostradali.<br />Un’attenzione particolare va rivolta proprio ai “Caselli”. Gli altri Paesi europei stanno procedendo progressivamente al loro smantellamento; gli stessi nel Veneto rappresentano, invece, nuove polarità da incentivare; si individua nelle aree ad essi afferenti, per un raggio di 2Km, addirittura la possibilità di realizzo di nuovi progetti strategici controllati dalla Regione e finanziati secondo il modello del progetto di finanza.<br />Tale intenzione è rivendicata dall'articolo 38 del P.T.R.C., sulle Aree afferenti agli accessi alla rete primaria e alle stazioni SFMR, che recita:" Le aree afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alla rete primaria ed al SFMR per un raggio di 2 Km dalla barriera stradale sono da ritenersi aree strategiche di rilevante interesse pubblico ai fini della mobilità regionale. Dette aree sono da pianificare sulla base di appositi progetti strategici regionali".<br />In poche righe si stabilisce che a ridosso di caselli, rotatorie di accesso, complanari e stazioni ferroviarie, saranno individuate delle aree corrispondenti a migliaia di mq del terreno veneto, dove la Regione darà il via libero alla cementificazione strategica dei privati, sottraendo così alla Provincia ed al Comune, non solo il titolo di autonomie locali, ma anche e soprattutto la Terra che verrà “consegnata” ai privati.<br />L’impegno di “non consumare più il territorio Veneto”, già stressato a dismisura, e la promessa di una maggior autonomia locale, sono stati chiaramente disattesi e l'applicazione del l'art. 38 avrà, unitamente alle grandi opere infrastrutturali, gravi ricadute sia in termini di debito pubblico che di consumo di suolo, dissesto idrogeologico, desertificazione dei centri storici e speculazione edilizia,<br />Per i suddetti motivi si richiede l'abrogazione dell’art. 38 P.T.R.C..<br /><br /><br /><br />CONSIDERAZIONI FINALI<br /><br />Come sopra evidenziato, il P.T.R.C. in esame non presenta alcuna capacità regolativa, non esercita alcuna tutela sul bene che dovrebbe, invece, salvaguardare (il territorio); ne facilita, anzi, il consumo e la privatizzazione.<br />Ciò significa che, se da un lato esso costituisce il quadro più favorevole per l’ulteriore proliferare del capitalismo, intriso di rendita ben più che di profitto e volto all’annientamento delle risorse (Terra, Aria, Acqua) ben più che al loro impiego nell’innovazione, dall’altro rappresenta un quadro nel quale la massima discrezionalità e capacità autonoma d’intervento è centralizzata nelle mani della Regione che, declassando Province e Comuni, si pone quale primo committente dell'economia del Veneto.<br /><br />La sensibilità nei confronti del bene-territorio e la rete informativa che si sta formando su questa ed altre questioni di interesse comune, sensibilizzano in crescendo i cittadini che, attraverso comitati/gruppi/associazioni, uniscono le loro voci per coinvolgere gli amministratori comunali/provinciali/regionali disponibili ad attivarsi concretamente per la salvaguardia e la tutela del territorio Veneto, attraverso un'azione incisiva in Regione, con la promozione di istanze, interpellanze, convocazioni, atte ad ottenere l'abrogazione dell'articolo 38 e il riesamino dell'intero P.T.R.C..<br />E’indispensabile, infatti, che amministratori coscienziosi e responsabili si adoperino attivamente nel restituire l’autonomia agli Enti Locali, anche attraverso lo studio di nuovi strumenti urbanistici capaci di impedire il compiersi dell’aberrante “delitto” che si sta compiendo contro la nostra terra.</div>
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Per info: info@labc-laboratoriocivico.it</div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-16742869939364883332012-12-19T00:03:00.000-08:002012-12-19T00:03:15.847-08:00RACCOLTA FIRME PER DIRE NO AL NUOVO IMPIANTO DI SMALTIMENTO A ROSA'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbFjDHZs04Oi77BBEFOHLY9qBCOhiH3_ZDWt6Vnce2y5p4fYQ09RmDUZKilz9HvhDXeRv3z2ZlBBRgxqAUgKLIXCNNYq8LY9cFaQAU9rCBoWc2OLCnYN0UN1qy1oWLb9zo9WK37Ws0h3U/s1600/rosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbFjDHZs04Oi77BBEFOHLY9qBCOhiH3_ZDWt6Vnce2y5p4fYQ09RmDUZKilz9HvhDXeRv3z2ZlBBRgxqAUgKLIXCNNYq8LY9cFaQAU9rCBoWc2OLCnYN0UN1qy1oWLb9zo9WK37Ws0h3U/s640/rosa.jpg" width="454" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-41972892323965285712012-12-14T01:32:00.001-08:002012-12-14T01:32:30.791-08:00LA TRUFFA DEL PROJECT FINANCING<b>Due video, un'intervista con il giornalista di Altra Economia, Luca Martinelli, e un'inchiesta di Report che fanno capire bene cos'è il Project Financing.</b><br />
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<object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://1.gvt0.com/vi/nY_0cpWDazE/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/nY_0cpWDazE&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/nY_0cpWDazE&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
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<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-3317468821703049802012-12-12T23:45:00.001-08:002012-12-12T23:45:38.589-08:00NUOVA VALSUGANA A PAGAMENTO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcf5dHahOIRrNGrY9F_7Onc2O6y_KAu12pN4PkRaq3KmWgUo-ZBaQFC7YKampmLUbo-LHQjrs1kXu1FFu5x-ZoBxs6qGG0lcMBNhVSyr7ZChanVcQVl_cF55ALKk623OTI11I36grG_lA/s1600/solagna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcf5dHahOIRrNGrY9F_7Onc2O6y_KAu12pN4PkRaq3KmWgUo-ZBaQFC7YKampmLUbo-LHQjrs1kXu1FFu5x-ZoBxs6qGG0lcMBNhVSyr7ZChanVcQVl_cF55ALKk623OTI11I36grG_lA/s640/solagna.jpg" width="452" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-59183602097735020512012-12-05T00:50:00.000-08:002012-12-05T00:50:16.588-08:00I COMUNI TRENTINI BOCCIANO LA VALSUGANA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGjFi2EheF3ETwnDt-kXG-WZNa6DXYHLy6cf7bEqbz032kxrXhtpIZlE_p-VK1awGS8Yat_GQ5x42qF9MHi8YViWcmB98_ZkwxKJAocR3e8FzzehY3-3fX3570nH5WBdH3_A9qLADksl8/s1600/valsu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGjFi2EheF3ETwnDt-kXG-WZNa6DXYHLy6cf7bEqbz032kxrXhtpIZlE_p-VK1awGS8Yat_GQ5x42qF9MHi8YViWcmB98_ZkwxKJAocR3e8FzzehY3-3fX3570nH5WBdH3_A9qLADksl8/s320/valsu.jpg" width="240" /></a></div>
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<span style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 17px;">"Netta e decisa contrarietà alla realizzazione di un'opera che, pur non interessando direttamente l'area trentina, porterebbe nel territorio una condizione ambientale insostenibile". Ad esprimersi in questo modo sono 6 comuni della vallata del Brenta assolutamente contrari alla realizzazione della Nuova Superstrada a Pedaggio Valsugana. Nelle osservazioni all'avvio del procedimento di Valutazione dell'Impatto Ambientale, le amministrazioni trentine lamentano, dunque, l'impatto che la nuova infrastruttura avrebbe sui loro territori. Le cifre ipotizzate nel progetto prevedono, infatti, un incremento di traffico a fine tratta nel comune di Cismon, pari a 21 mila automezzi, da aggiungersi a quelli attuali, con un impatto sulla viabilità esistente che i trentini definiscono devastante. Da qui la richiesta da parte dei sei comuni, di una programmazione che comprenda le ripercussioni viabilistiche, ben oltre il territorio veneto. E un'istanza è stata avanzata anche sul fronte delle polveri sottili già al limita della soglia di legge. Chiediamo, fanno sapere i 6 comuni, alla Commissione Via che venga realizzato uno studio per ipotizzare la qualità dell'aria lungo la Valsugana anche nella parte trentina.</span><br />
<span style="color: #333333; font-family: lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="line-height: 17px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="line-height: 17px;">Fonte: Rete Veneta <span style="font-size: x-small;"> </span></span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-21281765959273516592012-10-22T08:23:00.000-07:002012-10-22T08:23:33.449-07:00A ROSSANO VENETO L'ACQUA M'BRIACA ANCHE GLI STRISCIONI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSY1uMdmMejzEEIMTbFrev4JDsNjNFpbf5wJSp6YUo7VYPjUQ4mejHYqsMoyJf02Z-3FgbQjiJdIvrK5lwAUOumTcVMq5Wl8WnVHivEozymoX19dCOf8_BGFW-qd6jkMeDTy5abCR5j0Y/s1600/goccia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSY1uMdmMejzEEIMTbFrev4JDsNjNFpbf5wJSp6YUo7VYPjUQ4mejHYqsMoyJf02Z-3FgbQjiJdIvrK5lwAUOumTcVMq5Wl8WnVHivEozymoX19dCOf8_BGFW-qd6jkMeDTy5abCR5j0Y/s320/goccia.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">E si, anche a Rossano Veneto, oltre che in paesi confinanti, accadono cose strane, ad esempio l'ultima della quale sono stata informata proprio ieri.</span><br />
<br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Dovete sapere che da un pò di tempo i cittadini di Rossano sono preoccupati in quanto hanno FINALMENTE saputo che la falda dalla quale attinge il pozzo del loro acquedotto è seriamente minacciata da una possibile causa di inquinamento.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Infatti, esattamente sopra la falda è in progetto di realizzare uno stabilimento per lo stoccaggio e la lavorazione di rifiuti pericolosi e non, (22.000 tonnellate anno anche di liquami civili e industriali) guarda caso questo stabilimento sarà a Cassola, nella stessa zona in cui sono già intervenuti per il gassificatore, la zona dove, per accordi presi con la provincia, non dovevano esserci industrie insalubri, la zona ove ancora esiste un corridoio ecologico Natura 2000, insomma proprio lì.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">I cittadini sono andati a chiedere ai loro amministratori di fare qualche cosa, hanno proposto di deliberare per l'approvazione del sistema idrogeologico (adottato anche a Rosà, e dalla ATO BRENTA) ) per l'accertamento delle distanze effettive dal pozzo, che sarebbero ben diverse dai 200 metri previsti da una legge di regia memoria. </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Non hanno ottenuto niente, prima promesse (come di solito fanno i politici) ma poi quando si è trattato di scendere ai fatti nisba, niet, nada, zero assoluto.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Grazie amministratori, ancora una volta avete dimostrato che l'interesse ed il benessere di chi vi paga e vi ha fatto l'onore di darvi il voto conta meno di niente.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">In compenso però, hanno fatto togliere dagli operai del comune gli striscioni che i cittadini avevano esposto per diffondere quanto stà accadendo nel loro comune a causa della pigrizia dei loro amministratori.</span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Ora, notate bene, hanno tolto gli striscioni perché probabilmente “dicono” intralciavano, distraevano, ecc. ecc. e li hanno tolti non solo dalle strade, ma anche entrando senza alcun permesso in proprietà private e solo questo evidenzia quanto questo li faccia preoccupare, basterebbe per fare una bella denuncia per violazione di domicilio ed appropriazione indebita sapete? </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">E se davano fastidio e distraevano dalla guida perché non togliete anche i cartelloni pubblicitari? Gli altri striscioni? Le locandine? I cartelloni luminosi a Led con immagini a scorrimento non possono distrarre dalla guida? </span><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="color: #444444; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">A Rossano le elezioni ci saranno a breve lo ricordate? </span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-75595774129846289532012-10-12T00:02:00.002-07:002012-10-12T00:02:49.139-07:00LA VALSUGANA SOTTO ATTACCO DEI CAVATORI E DEI GRUPPI FINANZIARI<br />
<h1 class="title" style="border-bottom-color: rgb(47, 113, 162); border-bottom-style: dotted; border-bottom-width: 1px; color: #2f71a2; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 16pt; line-height: 25px; margin: 0px auto; padding: 0px;">
<div style="color: #535353; font-family: Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 21.899999618530273px; margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em; word-spacing: 1px;">
La Valsugana sotto attacco dei cavatori e dei gruppi finanziari che progettano una viabilità distruttiva dell’ambiente naturale e della salute dei suoi abitanti</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCfJAvktc3aOtWCTB-9rOvus2rC964KSacxUOuZ5xC_mUiqdsUUwZx3KxfPNURr5lKmZ8kIW1Q6bC9ra164Q2SpNFddZ-4Iz0jHf1StgPXDdeSV39n7RI-a9lsjYlkxR0o8YfUWUUzaeI/s1600/540323_392619897447301_6234005_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCfJAvktc3aOtWCTB-9rOvus2rC964KSacxUOuZ5xC_mUiqdsUUwZx3KxfPNURr5lKmZ8kIW1Q6bC9ra164Q2SpNFddZ-4Iz0jHf1StgPXDdeSV39n7RI-a9lsjYlkxR0o8YfUWUUzaeI/s400/540323_392619897447301_6234005_n.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="color: #535353; font-family: Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 15px; font-weight: normal; line-height: 21.899999618530273px; margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em; word-spacing: 1px;">
<br /></div>
<div style="color: #535353; font-family: Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 15px; font-weight: normal; line-height: 21.899999618530273px; margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em; word-spacing: 1px;">
<span style="line-height: 21.899999618530273px;">Per risolvere la viabilità nel tratto vicentino della Valle, fin dal Marzo 1998, otto Comitati, espressione dei cittadini, di ogni tendenza politica, dei vari Comuni interessati alla Superstrada, si riunirono in “Coordinamento Unitario dei Comitati ‘ Per vivere in Valbrenta’”, al fine di cercare una soluzione definitiva circa il tracciato che la Superstrada doveva seguire per il suo completamento e ciò in collaborazione e supporto alle Amministrazioni comunali che, a quel tempo, non erano d’accordo e, ciascuna, a salvaguardia del proprio “campanile”, prendeva le decisioni che le erano più convenienti.</span></div>
</h1>
<div class="region region-content" style="color: #535353; font-family: sans-serif, Arial, Verdana, Helvetica; font-size: 13px; line-height: 16px;">
<div class="block-wrapper odd block_1">
<div class="block block-system " id="block-system-main" style="margin-bottom: 0.5em; padding-bottom: 0.75em; padding-top: 10px;">
<div class="content" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<div about="/news/la-valsugana-sotto-attacco-dei-cavatori-e-dei-gruppi-finanziari" class="node node node-feed-news odd full-node node-type-feed_news" id="node-149666" style="margin: 0.5em 0px 2em;" typeof="sioc:Item foaf:Document">
<div class="content" style="margin: 0.5em 0px; padding: 0px;">
<div class="field field-name-field-text field-type-text-long field-label-hidden" style="font-family: Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 1.1em; line-height: 1.5em; word-spacing: 0.1em;">
<div class="field-items">
<div class="field-item even">
<div style="margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em;">
Avevamo riscontrato una omogenea identità di vedute, quale soluzione più naturale e logica, partendo da una ipotesi di progetto, elaborata dal prof. Abrami dell’Università di Venezia e abbiamo convinto su tale indicazione tutte le Amministrazioni comunali raccogliendo, a supporto, oltre 2000 firme di residenti.</div>
<div style="margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em;">
Il nostro comune indirizzo era di realizzare una Superstrada in sinistra Brenta, prevalentemente in galleria, senza viadotti, con sbocchi in zone non abitate e al confine dei vari paesi, che mantenesse integro l’ambiente nel tratto più caratteristico della valle, non distruggesse manufatti già esistenti, attenuasse l’inquinamento acustico e permettesse un flusso veloce del traffico commerciale, lasciando a disposizione dei residenti le strade già esistenti.</div>
<div style="margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em;">
L’elaborazione definitiva di tale progetto, supportata dall’ing. Rinaldi, allora Presidente di Italia Nostra di Bassano e sponsorizzata dal Cons. Prov. Ciambetti, ora Assessore Regionale, è stata realizzata con un progetto costato 1.733.626,00 euro dallo Studio RPA di Verona dell’ing. Sparesotto.</div>
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A tale progetto avevano dato la loro approvazione, all’unanimità, tutte le Amministrazioni comunali, il Consiglio della Comunità Montana, la Provincia, la Regione e l’ ANAS: il progetto è giacente presso l’ ANAS dal 2004, e, per mancanza di fondi, non è stato finanziato. Poi la Regione, dichiarando la pubblica utilità, ha deciso di realizzare l’opera con un project finance e, a settembre 2009, è stata presentata una ipotesi di progetto in destra Brenta, talmente sconcertante per lo sconvolgimento del territorio, da essere contestato da tutti, con una raccolta di altre 2000 firme, tanto da essere cestinato.</div>
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E ora viene presentato al VIA questo progetto di Superstrada a pagamento, dalle dimensioni di Autostrada che prevede, per il 2021 il passaggio di 38.733 veicoli, mentre, attualmente, ne transitano 10/15.000, con il relativo inquinamento atmosferico a cui si deve aggiungere quello creato dalle auto che transiteranno nell’attuale statale 47.</div>
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I sindaci di valle nell’esame costi-benefici non hanno rilevato che i costi sono nettamente superiori e ricadono sulle popolazioni del Canal del Brenta e stanno accettando, quasi supinamente, l’imposizione di tale progetto che, probabilmente, non risolve completamente la viabilità della valle. Essi sono stati eletti per rappresentare i cittadini, per difenderne la salute, l’ambiente, il buon e quieto vivere, le proprietà.</div>
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Riteniamo sia noto a tutti che il Veneto è una delle Regioni più inquinate d’Italia e, la zona di valle e di Bassano ha l’incidenza di mortalità tumorali è tra le più alte. Con ciò non si vuole addebitarlo esclusivamente all’inquinamento dovuto al traffico ma, sicuramente, un triplicare o quadruplicare del traffico, rispetto all’attuale, unito alle polveri derivanti dall’escavazione delle gallerie e dal trasporto di ghiaie delle cave che insistono in valle, dovrebbe destare nei responsabili delle grossissime preoccupazioni di coscienza.</div>
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Agire in ordine sparso, come già accaduto, dà indicazione di quale sia la nostra debolezza. Suggerire delle possibili variazioni sostanziali non ha, finora, ottenuto alcun risultato concreto nella modifica del tracciato di base: qualche piccola concessione sulle discenderie, sulle strade di accesso per la costruzione dei viadotti, qualche compensazione di marginale importanza e varie ipotesi nel possibile prolungamento a nord di Pian dei Zocchi fino alla località di S.Marino.</div>
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Non si parla dello scarico dei materiali di galleria a Pian dei Zocchi, nè, tanto meno, possiamo essere confortati dai dati che ci vengono forniti sul trattamento dei fumi delle gallerie e i relativi impianti per la loro depurazione, né dell’esenzione dei tiket autostradali per i residenti a nord. E non ci poniamo, comunque, il problema degli scarichi inquinanti dei 38.000 autoveicoli nella piana di Cismon e nella strettoia di Primolano? Sappiamo che il vento soffia a nord per 12 ore e per altrettante a sud contribuendo, ulteriormente, ad inquinare la valle.</div>
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Gli amministratori locali non hanno preso in considerazione il problema di tutte le problematiche e i disagi che subirà la popolazione durante gli anni necessari alla realizzazione dei lavori, con i rumori derivanti dall’escavazione, dalla frantumazione dei materiali estratti, dalle polveri relative, dall’aumento del traffico, lungo le strette strade al centro dei paesi,per il trasporto dei materiali necessari.</div>
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Qual è la logica di una politica che, mentre in destra Brenta, dà contributi per il mantenimento ambientale e storico di terrazzamenti, sostenuti da muri a secco, in sinistra Brenta propone viadotti e le relative strade di accesso in cemento, distruggendo analoghi terrazzamenti?</div>
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Questo, al momento, è un progetto fine a se stesso, in quanto non ne è prevista la continuazione a nord e che va a inserirsi a sud di Cismon nell’attuale statale 47, di dimensioni sicuramente insufficienti a contenere un traffico così elevato, specie nella zona a nord tra Cismon e la strettoia di valle che porta a Primolano e che non ha previsioni di continuazione nella Provincia di Trento.</div>
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Tra l’altro, è di questi giorni l’apertura del primo tratto della Autostrada Valdastico Sud e, da molto tempo, si sta parlando della possibilità di realizzare la Valdastico Nord il cui progetto avrebbe l’appoggio del Governo e dell’Unione Europea, visto che il proseguimento della A 31 fino a Besenello (Trento) è stato inserito nella rete stradale europea Ten-T (Rete Collegamenti Tran Europee), che i singoli Paesi devono recepire.</div>
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E ciò non renderebbe superflua questa Auto-Superstrada per raggiungere Trento molto più lunga in termini di chilometraggio? Perchè se tale opera è ritenuta indispensabile, quindi di pubblica utilità, i sindaci di valle, di comune accordo, non esigono che venga realizzata l’alternativa n° 2 del proponente che prevede il traforo da Romano a Cismon (con l’uscita nel punto più stretto della valle) e pretendono che, attraversato il Brenta, si prosegua in sinistra Brenta, in galleria, fino alla località Pianello ? Si risolverebbero così tutti i problemi della valle.</div>
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Non ci si deve basare su singole promesse e assicurazioni, che lasciano il tempo che trovano, ma tutte le Amministrazioni unite votino come ha fatto l’Amministrazione di Solagna, contro questa o altre soluzioni che non riportino quanto richiesto, e che ciò sia parte integrante del progetto.</div>
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Se così non fosse, meglio sarebbe, e lo dicono con amarezza i tanti che da 14 anni si sono impegnati per creare una strada alternativa alla statale 47, che non si facesse nulla. Che si pretendesse dallo Stato una galleria in doppia corsia, come quella che da Primolano porta ad Arsie che, partendo dalla località Merlo di S.Nazario, arrivasse fino oltre la cava di Carpanè e allargando la strada dal ponte di Campolongo fino al Merlo. Si manterrebbero, così, le attuali quote di traffico che vanno da 10 massimo 15.000 automezzi.</div>
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Viste le attuali situazioni economiche l’unico sviluppo che la Valle, grazie ai particolari pregi naturalistici e storici, che la rendono unica, può avere, è quello turistico.</div>
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Però abbiamo la cava di Carpanè che, vista dall’alto ha delle dimensioni enormi e impressionanti , inquina con le poveri sottili , esponendo al pericolo di gravi patologie la popolazione particolarmente dei Comuni di Valstagna e S. Nazario.</div>
<div style="margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em;">
Ci stanno portando via la ghiaia delle conoidi, lasciando, al posto del verde alberato , delle zone ghiaiose a precipizio di decine di metri a su cui non cresce un filo d’erba e che modificano il microclima.</div>
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Cercano di espropriarci dell’acqua del fiume, con la costruzione di una nuova centrale, creando un danno irrimediabile alla fauna ittica e allo sporte alla qualità della vita rivierasca.</div>
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Ora ci vogliono prendere anche l’aria. E’ questo che i nostri Amministratori vogliono?</div>
<div style="margin-bottom: 0.9em; margin-top: 0.5em;">
La popolazione sicuramente no, perché si desidera essere trattati da cittadini e non da sudditi!</div>
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Italia Nostra sezione di Bassano</div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-79864845019822267702012-09-02T06:11:00.000-07:002012-09-02T06:11:13.995-07:00CANI MALTRATTATI A BASSANO<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<span style="font-size: 20pt;">Comunicato stampa del Coordinamento Protezionista Vicentino<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<span style="font-size: 20pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqGuty7zOdlZktzEclvOQDt1-oADV33B9RUBo6px0xAzdF3OAjknKpC-T6htk9ReotZGhbTZi9OajezwfnoI-MTa3_HZxYLGA0WgHvTNO6ctkr3-uyyBqn21yL63e3X9u_0UK5Kyu_GOI/s1600/CANE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqGuty7zOdlZktzEclvOQDt1-oADV33B9RUBo6px0xAzdF3OAjknKpC-T6htk9ReotZGhbTZi9OajezwfnoI-MTa3_HZxYLGA0WgHvTNO6ctkr3-uyyBqn21yL63e3X9u_0UK5Kyu_GOI/s1600/CANE.jpg" /></a></div>
<h2>
<span style="font-size: 20pt;"> Foto del Giornale di Vicenza </span></h2>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<strong><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 20pt;">BASSANO DEL GRAPPA, LE GUARDIE ZOOFILE, DENUNCIANO PENALMENTE NOTO CACCIATORE ALLEVATORE E ADDESTRATORE DI CANI DA CACCIA, I POVERI ANIMALI COSTRETTI A VIVERE COSTANTEMENTE ALL’INTERNO DI UN FURGONE, HANNO FATTO SCATTARE IL SEQUESTRO.</span></strong></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<strong><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 20pt;"><br /></span></strong></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alcune segnalazioni circostanziate, arrivate alla sede E.N.P.A. davano per certa, la detenzione di alcuni cani da caccia, costantemente all’interno di un piccolo furgone, in zona Marchesane.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il mezzo parcheggiato in un piazzale condominiale interno, sarebbe inoltre stato esposto alle rigide temperature invernali, e senza protezione durante la calura estiva.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per verificare e certificare questa tipologia singolare di detenzione, e formulare l’ipotesi di reato, le guardie zoofile, hanno effettuato due tornate di appostamento di ventiquattro ore, a distanza di una settimana.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Durante il controllo ininterrotto, le guardie hanno filmato e fotografato tutto, compreso il fatto che i sette cani di razza setter, oltre a vivere costantemente all’interno del mezzo, erano stabulati in due per trasportino, ed uno singolo, nessuno aveva acqua a disposizione.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per questo motivo, P.P. residente nel Bassanese è stato denunciato per detenzione di animali con modalità incompatibili con la propria natura, il P.M. Giovanni Parolin, ha dato mandato per il sequestro al corpo forestale dello stato, che lo ha messo in pratica la scorsa settimana.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Renzo Rizzi portavoce del CPV intervenendo sull’argomento ha dichiarato: "<em>Questa notizia fa scalpore in quanto l’allevatore è anche un notissimo cacciatore di beccacce, che realizza convegni e scrive libri, quindi presumo traendo profitto anche da questa sua attività".</em></span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Sembra che detenere questi animali in condizioni difficili e in completa sudditanza psicologica, alla totale dipendenza dell’uomo anche per i bisogni primari come l’acqua, possa dare degli importanti risultati nell’utilizzo degli stessi come mezzi di caccia".</span></em><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"E’ una cosa abominevole, ma non è nulla di nuovo per quell’ambiente, provate a chiedere alle centinaia di allevatori Veneti che “producono a fine di lucro” cani per questo sport; Dove finiscono tutti quegli animali giovani, dai quattro ai sei mesi, segugi in particolare, che rientrano nelle strutture in seguito “alla prova con bocciatura” e quindi il rifiuto all’acquisto da parte del cacciatore?"</span></em><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"Credo vi siano pochi dubbi sulla loro sorte, anche loro, “i migliori amici dell’uomo”, vittime di una tradizione che evoca un lontano passato legato alla sopravvivenza, tramutatosi oggi, in null’altro che un sanguinario gioco per adulti insensibili".</span></em><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<strong><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 20pt;"><br /></span></strong></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
<strong><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 20pt;"><br /></span></strong></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-65375196426527311812012-07-20T03:59:00.000-07:002012-07-20T04:00:10.688-07:00IN MARCIA IN DIFESA DELLA VALLE DEL MIS<br />
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrA3Qgyy8LFF9VUnzhTUl_hgtSXj46GtvdHH4yF5NS1tStdvJTreNHc4HKmFyrFHGlag3D1Ndr0NOvNx26Pf7NxpV2ybkkBY3hDhlLM14vJYWrYLKE3JXCPI0DNWuw2McFdyzKiqxGpvI/s1600/mis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrA3Qgyy8LFF9VUnzhTUl_hgtSXj46GtvdHH4yF5NS1tStdvJTreNHc4HKmFyrFHGlag3D1Ndr0NOvNx26Pf7NxpV2ybkkBY3hDhlLM14vJYWrYLKE3JXCPI0DNWuw2McFdyzKiqxGpvI/s1600/mis.jpg" /></a></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Stanno distruggendo la Valle del Mis. Una bellezza senza tempo. Quello che la natura e l’acqua hanno creato in migliaia di anni, rischia di essere distrutto per sempre.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Dove prima c’era un torrente, con i suoi salti, i suoi rivoli, le sue pozze, ora stanno mettendo un tubo, diritto, sempre uguale a se stesso. Freddo, artificiale. Dove prima c’erano sassi, oggi c’è cemento.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Un’intera valle ingannata, da uomini in giacca e cravatta. Valigette piene di interessi in cambio di un Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un’intera valle svenduta, umiliata, derubata. Predatori senza scrupoli ce la stanno portando via. Con violenza. Armati di braccia meccaniche.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Dove dovrebbe esserci un Parco, il parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, oggi c’è la Valsabbia spa di Brescia. Recinta, scava, martella, espropria.<br />
Ma non è il rumore delle ruspe che cancella il suono dell’acqua. Non sono i cingolati che calpestano quella valle. Quello che fa più rabbia sono le menzogne, gli inganni che fan parte di questa vicenda.<br />
L’abuso su terreni che per secoli erano di uso civico, ora sfruttati ad uso privato.<br />
Funzionari insensibili che sventolano permessi e autorizzazioni. Imprese che scavano dove non dovrebbero.<br />
Ma soprattutto la codardia di chi potrebbe intervenire e non lo fa. Di una politica che con una mano getta la spugna e con l’altra incassa come già in passato.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Semplicemente una brutta storia. Uno schifo che va riempito d’amore, della gioia di una comunità che non si arrende, che vuole riprendersi quella valle, che vuole riprendersi quel bene comune. Che vuole difendere le Dolomiti e i suoi fiumi da centinaia di storie come questa. Tante sono le richieste per nuove centrali idroelettriche.<br />
Però di acqua, non ce n’è più. 200km di tubi se la sono già bevuta quasi tutta. Un 10% resiste, come noi. Ma ora la partita si fa decisiva, non solo in Valle del Mis.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Proprio in questo periodo in Regione si sta discutendo un disciplinare sulle richieste per le nuove centraline.<br />
Una moratoria sarebbe il giusto, il blocco per le centrali in zone di interesse comunitario e di alto valore naturalistico, il minimo.<br />
Una partita da vincere.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<b>Per questo ci appelliamo a tutti voi, a tutte le associazioni, movimenti, comitati, gruppi, singoli cittadini e cittadine che lottano per i beni comuni, che vogliono difendere le Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che vogliono fermare lo sfruttamento irrazionale e privatistico dei fiumi.</b></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<b>Il 22 luglio venite in Valle del Mis, vi aspettiamo!</b></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<b>PER ADESIONE-PARTECIPAZIONE: <a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5402855195111586428" style="color: #2e4b9b; font-family: Arial, Helvetica;">acqua.belluno@libero.it</a></b></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<i>Comitato bellunese Acqua Bene Comune</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
<b>INFO UTILI</b></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
partenza marcia: ore 11 da località La Soffia<br />
arrivo: località ponte titele nella zona del cantiere<br />
ritrovo: in località Pian Falcina a partire dalle ore 9:00<br />
distanza: circa 5 km – strada asfaltata, percorso alla portata di tutti<br />
consigliate scarpe comode e cappellino</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Sarà disponibile un servizio navetta fino alle ore 10:45 che porterà i partecipanti al concentramento della marcia in località La Soffia. E’ importante giungere in valle il prima possibile (dalle ore 9:00) per consentire il trasferimento con le navette.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Aiutaci a ridurre il numero delle macchine. Organizzatevi per riempire le macchine.<br />
Meglio in bici! Porta la tua bicicletta così puoi lasciare la tua macchina fuori dalla valle. Per esempio in piazza a Sospirolo.<br />
Possibilità di rientro in navetta alla fine della marcia.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Munirsi di acqua e pranzo al sacco. Piccolo ristoro all’arrivo della marcia.</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Come arrivare in Val del Mis:<br />
da Belluno: segui per Agordo – in località Mas di Sedico segui per Val del Mis<br />
da Feltre: segui per Sospirolo poi per Val del Mis<br />
da uscita A27: uscita Belluno – da Belluno segui per Agordo – in località Mas di Sedico segui per Val del Mis</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 12px;">
Per raggiungere la Valle del Mis con il minor numero possibile di automobili, consigliamo di arrivare a Sospirolo, località Pian Falcina, utilizzando il servizio di carpooling BlaBlaCar.<br />
Se cercate un passaggio, collegatevi al sito <a href="http://www.blablacar.it/" style="color: #2e4b9b; font-family: Arial, Helvetica;">www.blablacar.it</a> e scrivete Sospirolo nella casella “Città di arrivo”.<br />
Se invece volete mettere a disposizione uno o più posti liberi nella vostra auto, cliccate sul tasto “Offri un passaggio”.<br />
La registrazione al servizio è semplice e gratuita.<br />
Per informazioni sul carpooling: <a href="mailto:info@bellunosimuove.it" style="color: #2e4b9b; font-family: Arial, Helvetica;">info@bellunosimuove.it</a></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-55313480790559664642012-07-18T04:25:00.000-07:002012-07-18T04:25:09.012-07:00CEMENTO, ASFALTO E SPORCHI SCHEI<br />
<div class="sommario" style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; padding-bottom: 5px; padding-right: 10px;">
<b><br /></b></div>
<div class="sommario" style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; padding-bottom: 5px; padding-right: 10px;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwtu3LeufQhf6AFySSRG60qFt0Fma-i7GAybNS2-gZhx39QyVSGhR15_oBgbVvf__0RreFllZvZoF3RtcfTYS0_Y1YXTmGPourUEKagzeh-oiOVVRvHRAQshs-bQZMejcoOUY_k-jSZLA/s1600/ci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwtu3LeufQhf6AFySSRG60qFt0Fma-i7GAybNS2-gZhx39QyVSGhR15_oBgbVvf__0RreFllZvZoF3RtcfTYS0_Y1YXTmGPourUEKagzeh-oiOVVRvHRAQshs-bQZMejcoOUY_k-jSZLA/s400/ci.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="sommario" style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; padding-bottom: 5px; padding-right: 10px;">
<b><br /></b></div>
<div class="sommario" style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; padding-bottom: 5px; padding-right: 10px;">
<b> </b></div>
<div style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">
Nemmeno sant'Antonio fa più miracoli e non salva dalla crisi la sua «industria», una delle principali di Padova: pellegrini in calo e turismo religioso in difficoltà, con un meno 3% tra 2010 e 2011. I frati osservano preoccupati una curva negativa e indifferente persino all'ultima ostensione del santo corpo. Le autorità locali sono corse ai ripari affidandosi a un mago delle promozioni, Josep Ejarque, che intende «rompere la dipendenza da pellegrinaggi, ostensioni e riti di passaggio», per «rigenerare i prodotti turistici padovani, puntando sui flussi europei e usando molto internet». Ejarque ha alle spalle i successi dei giochi olimpici di Barcellona '92, ma quelli erano anni di vacche grasse. Poi con le olimpiadi invernali di Torino 2006 le cose sono andate diversamente, considerato il poco che è rimasto alla città - debiti a parte - una volta spenti i costosi «botti» a cinque cerchi.<br />Di fronte a una crisi che come una pestilenza colpisce un po' tutti, è difficile dire se l'ispirazione salvifica possa essere la mistica antoniana o la managerialità virtuale. Di certo è che, nel cuore del Nord-est - tra Padova, Mestre e Treviso - la «strada degli schei» da tempo ha cambiato punti di riferimento e consistenza. Nell'ultimo decennio s'è fatta sempre più astratta, meno visibile quanto reale. Spostandosi dal manifatturiero ai servizi, alle concessioni, alla rendita. Un caso evidente è il gruppo Benetton, che continua a produrre e vendere maglioncini e magliette, ma i soldi li fa con autostrade e aeroporti. Basta leggere l'ultimo bilancio di «Edizione srl», lo scrigno di famiglia. Fatturato 12.253 milioni di euro, utile netto 300 milioni - per metà da attività svolte all'estero -, così ripartiti: 52,4% da Autogrill, autostrade e aeroporti, 30,7% da infrastrutture e servizi per la mobilità, 16,6% da tessile e abbigliamento (con quest'ultimo a segnare un -2% sull'anno precedente). Benetton vent'anni fa marchiava di sé il trevigiano (squadre di basket e volley esibite come gioielli di famiglia), oggi pensa globale e sposta i suoi investimenti dal tessile alle concessioni che assicurano rendita: prossimo investimento, 12 miliardi per gli aeroporti, con relativa guerra delle tariffe. Una precisa concezione dello «sviluppo».<br />Di Benetton, naturalmente ce ne è uno, ma il caso è sintomatico e l'illustre esempio fa scuola. Grandi e piccoli ne traggono ispirazione, aggiornando le vecchie abitudini di chi ha i piedi ben piantati sulla terra e la considera un suo bene. Da sfruttare il più possibile e «in proprio». Così si è passati dal dilagare di capannoni industriali a quello delle speculazioni più fantasiose, protagonisti gli stessi che trent'anni fa hanno cementificato mezzo Veneto e oggi continuano a farlo, dirottando sulla rendita tutto ciò che hanno ricavato dal manifatturiero. Perché se c'è un'ispirazione che è stata abbandonata è quella industriale - per molti ormai troppo faticosa e poco remunerativa. Perché gli «schei» (veri o virtuali) si possono fare più comodamente da novelli rentiers e senza il rischio d'impresa. Costruendo una nuova rete: non più un distretto industriale ma un intreccio di relazioni - palesi e occulte - tra economia, politica e malaffare.<br /><br /><strong>Tra Veneto City e Nuova Romea</strong>La furia costruttrice, che da queste parti non tramonta mai, ruota sull'asse Padova-Mestre. Veneto City e Nuova Romea sono le due mega-opere attorno cui e da cui partono una serie di altri progetti, per un giro d'affari superiore ai 20 miliardi di euro. Veneto City è un faraonico progetto da due milioni di metri cubi su un'area di 750.000 metri quadri, divisi tra i comuni di Dolo e Pianiga, a ridosso di quello di Mira: la logica è quella delle newtown che hanno fatto la fortuna di Berlusconi (e costruito, mattone su mattone, il berlusconismo) declinata tutta in chiave commerciale. Cosa ci sarà dentro, di preciso, ancora non si sa (il progetto ha maglie molto larghe: outlet e botteghe, spazi fieristici e aree museali, alberghi e università, persino ospedali) e nemmeno importa molto. Quel che conta è l'occupazione di una rilevante porzione di campagna con l'equivalente di un capannone largo 12 metri, alto 7 e lungo quanto il tratto dell'autostrada A4 che separa Padova Est da Villanova: 23 chilometri. E' un progetto che vale 2 miliardi di euro, sponsorizzato prima dal centrosinistra e poi dal centrodestra, nato nel 1998 da una società promossa da un selezionato gruppo di imprenditori padovani e trevigiani: Luigi Endrizzi (costruttore), Giuseppe Stefanel (industriale tessile), Fabio Biasuzzi (calcestruzzi e presidente di Nordest Ippodromi), Olindo Andrighetti (import di legname) e l'unico non veneto del gruppo, Giancarlo Selci (pesarese, industriale meccanico e cavaliere del lavoro). Nel corso degli anni la società Veneto City ha acquistato terreni ed è diventata oggetto d'investimenti, aumentando progressivamente il proprio capitale oltre i 9 milioni di euro. Ma è rimasta una società in mano al costruttore Endrizzi, che grazie a due piccole srl di 10.000 euro ciascuna, detiene il 26% del totale azionario (un valore di quasi 2 milioni e mezzo). Chiavi di volta della valorizzazione di questo progetto - che porta con sé strade, svincoli, caselli autostradali, aree verdi, allargando a oltre un milione di metri quadri l'area interessata - sono il passaggio dei terreni da uso agricolo a commerciale-industriale, una serie di varianti approvate dai comuni interessati (affascinati dai «contributi di costruzione» e dalle previsioni sulla futura Ici-Imu) e soprattutto il via libera al progetto da parte della giunta regionale guidata dal leghista Zaia, che dichiarandone la «pubblica utilità» ha cancellato tutti i pareri contrari e tutte le obiezioni istituzionali. Un'approvazione arrivata di gran corsa il 31 dicembre del 2011, facendo lievitare il valore dei terreni, giusto in tempo per porre a bilancio cifre consistenti, far crescere patrimoni, per la salvezza delle società di alcuni proprietari dei lotti e la tranquillità delle banche finanziatrici: sul modello dei derivati si creano soldi finti. Pazienza se poi, in questo modo, si gonfiano bolle immobiliari e finanziarie. Del resto quella dei terreni comprati per poi cambiarne la destinazione d'uso, facendo del valore maggiorato una garanzia bancaria, è una pratica ricorrente (c'è persino chi costruisce ancora capannoni per lasciarli vuoti e farne solo una voce patrimoniale). I lavori di Veneto City dovrebbero iniziare entro la fine del 2012, anche se il Cat (Comitato ambiente e territorio), che fin dall'inizio denuncia questa follia, spera ancora di bloccarli. Se pure inizieranno, non è detto che la crisi economica ne permetta il completamento e non riduca Veneto City a un'enorme speculazione finanziaria, lasciando sul terreno solo qualche edificio e un scheletrico reticolo di strade.<br />E proprio una strada (anzi, un'autostrada) è l'altra grande opera. Viene da sud, è la «Nuova Romea», sarebbe l'ultima propaggine di un delirio chiamato Civitavecchia-Marghera, dal Tirreno all'Adriatico, tagliando gli Apennini. Detta così sembra un doppione dell'Autostrada del sole. E, infatti, lo è. Nel concreto sarebbe la trasformazione in autostrada dell'attuale Orte-Cesena, che proseguendo a nord attraverso Ravenna (tratto già esistente) confluisce nella «vecchia» Romea. Statale pericolosissima (ad alta frequenza d'incidenti) che arriva fino a Marghera (per unirsi al passante di Mestre): da anni si parla di un suo raddoppio, uno schieramento trasversale - che unisce i ravennati delle cooperative vicine al Pd (segretario nazionale in testa) ai berlusconiani di Vito Bonsignore - ha pensato di proporne la trasformazione in autostrada (a pagamento). L'ipotesi è al vaglio del Cipe che se riconoscerà la legittimità delle varianti di programma, decretandone la «priorità», farà partire i lavori per una spesa inizialmente prevista di quasi 10 miliardi. Non proprio bruscolini, in epoca di crisi. Agli oppositori - che pure hanno pesato sulle ultime elezioni amministrative, con l'elezione del grillino Maniero a Mira e gli oltre mille voti di una lista appoggiata dai Comitati ambiente e territorio - non resterà che l'ultima carta del ricorso al Tar. «Perché l'ideologia dello spreco che ha sorretto il berlusconismo - sintetizza Antonio Draghi, architetto, uno dei promotori dei Cat e candidato sindaco del centro sinistra a Vigonono, sconfitto dalla Lega per un pugno di voti - si sfalderà quando dimostreremo che si può creare lavoro e benessere curando l'esistente e il territorio. Quando passeremo dal consumo alla manutenzione». Un modello di sviluppo che ricorda un po' la «Fabbrica di san Pietro», un cantiere sempre aperto, che dà lavoro per valorizzare l'esistente, piuttosto che per sotituirlo o aggiungere. Che punta sul riuso e sul riadattamento alle nuove esigenze di ciò che è stato abbandonato, come potrebbe accadere per tante aree ex-industriali del Nord-est. Idea affascinante, ma che si scontra con interessi forti e - anche - con una cultura popolare ben radicata da queste parti. A partire dalla tradizione contadina che fa coincidere l'uscita dalla famiglia originaria del primogenito maschio con la costruzione (in dote) di una nuova casa; comunque, a prescindere dagli edifici vuoti che possono esserci attorno. Aspettando che i poteri (e i costumi) cambino e compatibilmente con i tagli alla spesa, si comincerà a scavare, spianare, costruire. Non solo per Veneto City e Nuova Romea, ma per la Pedemontana (da Vicenza a Treviso a nord della A4), l'ipotizzata camionabile Marghera-Padova, la città della moda di Fiesso d'Artico (200.000 metri cubi), Motor City (il «parco dei motori» vicino a Verona) e una serie quasi infinita di strade, raccordi, bretelle, caselli. Senza dimenticare il polo logistico di Dogaletto, che si affaccia sulla laguna veneziana e dovrebbe essere collegato alla zona industriale di Padova da una nuova camionabile a pedaggio: i terreni dell'area per lo stoccaggio dei containers sono già stati acquistati da Alba srl e con il solo cambio di destinazione d'uso - da agricolo a industriale - la società dell'imprenditore romagnolo Franco Gandolfi guadagnerebbe circa 165 milioni di euro senza muovere un dito.<br /><br /><strong>Chisso, l'assessore d'<span style="color: red;"><b>asfalto</b></span> </strong>Spending review permettendo, un po' qua e un po' là, qualcosa resterà, perché il Veneto «che conta» si farà sentire anche a Roma, pensando di andare avanti così, nonostante tutto, fingendo di essere sani: dall'azienda a rete sul territorio alla rete della rendita del territorio. Sotto il controllo e le spinte del deus ex machina che trasforma la terra in soldi (veri o virtuali, poco importa), il santo del <span style="color: red;"><b>cemento</b></span> e dell'<span style="color: red;"><b>asfalto</b></span>, Renato Chisso, già socialista, dal 1995 consigliere regionale del centrodestra (prima Forza Italia, poi Pdl), attuale assessore alla mobilità della giunta Zaia. Chisso rappresenta, insieme a Silvano Vernizzi (amministratore delegato di Veneto strade), la vera continuità del potere che dalla giunta Galan è transitata a quella Zaia, basata sulla gestione di opere pubbliche e appalti. Dirige il traffico della vera fabbrica di soldi del Nord-est odierno, il delicato intreccio tra economia e politica che frutta ricchezze, potere e un certo brivido del proibito che anche da queste parti conosce le sue «vittime». Come Lino Brentan, amministratore delegato dell'autostrada (a partecipazione pubblica) Venezia-Padova. Brentan, area Pd, lunga militanza nel Pci e nella Cgil, da febbraio è agli arresti domiciliari, accusato di corruzione e «atti contro i doveri d'ufficio». Avrebbe distribuito appalti - frazionandoli in tanti lotti per evitare di metterli a gara - in cambio di mazzette; secondo Brentan servivano a «finanziare il partito». Un Lusi in formato minore (le tangenti sarebbero attorno ai 100.000 euro), che negli interrogatori si sarebbe difeso parlando di «feste e iniziative elettorali». Molto amico dell'assessore Chisso - nonostante le diverse provenienze politiche - Brentan potrebbe essere solo la punta di un iceberg: secondo il pm veneziano Carlo Mastelloni «siamo arrivati di fronte al potere, a una cassaforte che ora si spera di aprire». Dentro ci potrebbero trovare di tutto. Come è accaduto, in un'altra inchiesta, alla Guardia di finanza che indagando su alcuni fallimenti sospetti di aziende in crisi è arrivata alla criminalità organizzata, quella più «pesante»: bancarotta, evasione fiscale, truffa, sono le accuse che hanno portato in carcere Giuseppe Capatano, titolare dell'omonima holding e presidente dell'Associazione «Osservatorio parlamentare europeo» (politicamente inesistente, eppur indiziato di un breve amoreggiamento con Scilipoti). Gli inquirenti sono convinti che Capatano e il suo gruppo siano legati al clan camorristico della famiglia Gionta di Torre Annunziata, che - anzi - ne siano la longa manus per controllare aziende venete in crisi, in particolare del settore costruzioni. Promettendo di sanare i passivi attraverso la costituzione di società all'estero (domiciliate presso un box office in Gran Bretagna) cui intestare i beni delle imprese in difficoltà prima di farle «sparire». In cambio chiedeva e otteneva un pagamento in contanti pari al 15% del totale dei debiti. Un giro d'affari stimato attorno ai 50 milioni di euro e un'evasione fiscale di 5,5 milioni nel solo padovano.<br />Quella sul gruppo Catapano è una delle tante inchieste in corso nel Veneto (Alessandro Naccarato, deputato del Pd, ne ha censito una quarantina in tre anni) che indicano come stia crescendo il ruolo delle mafie nell'economia del Nord-est, anche attraverso lo strozzinaggio nei confronti di centinaia di imprese che, messe alle strette dalla crisi economica, trovano chiusi gli sportelli delle banche e aperti quelli della malavita che «investe» e mette le mani sulle aziende, acquisendole direttamente o indirizzandone l'attività. Come sempre molto avviene nei servizi e nelle opere pubbliche. Dallo smaltimento dei rifiuti - in particolare quelli tossici che per anni il Nord-est ha «affidato» alla malavita campana e scaricato nel Mezzogiorno - all'edilizia e al movimento terra, settore in cui si sono specializzati i Casalesi. I clan sono molto interessati alle grandi opere, le sole (a parte le nicchie dell'alta qualità manifatturiera, più difficili da infiltrare) che fanno ancora girare gli schei del Nord-est. Insieme al traffico illegale vero e proprio di merci (armi, droga) e persone (immigrazione e prostituzione) che dalla Trieste-Padova riforniscono tutta la penisola.<br />«La corsa della locomotiva veneta - dice Massimo Carlotto, scrittore che per storia e mestiere conosce bene il ventre della «bassa» padovana - si è alimentata per anni anche di evasione fiscale e lavoro nero, creando così un habitat perfetto per la criminalità e il riciclaggio dei soldi sporchi. Qui c'è gente che gira con le valigette piene di contante che presta a strozzo o investe negli appalti, prendendosi le aziende e taglieggiandole». Ecco come e dove girano i soldi «veri» nel Nordest di oggi. Un nuovo «miracolo» che sant'Antonio non avrebbe proprio saputo fare.</div>
<div style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">
Tratto da "Il Manifesto" 17/07/2012</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-18153654819026251912012-07-17T01:46:00.000-07:002012-07-17T01:50:11.879-07:00L'ACQUA E IL BOSCO DELLA VALPOSINA<br />
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<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"> </span><b><span style="font-size: 12pt;"> </span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="background-color: white;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHq3nOFBDXUEmx46q1V-vS3YdxuwwiFYN51MTdsRSe4brVXQ73EAR_Vxw3yGkmiSbNvJF8Gr37amL3iQtpnbqFf37o44YGFsQ-Kke032r-ab84Ll6QmxW7SzR0xhXUWqYyytr_rmukxJs/s1600/ZANCONI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHq3nOFBDXUEmx46q1V-vS3YdxuwwiFYN51MTdsRSe4brVXQ73EAR_Vxw3yGkmiSbNvJF8Gr37amL3iQtpnbqFf37o44YGFsQ-Kke032r-ab84Ll6QmxW7SzR0xhXUWqYyytr_rmukxJs/s400/ZANCONI.jpg" width="400" /></a></div>
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<b style="background-color: white;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="background-color: white;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="background-color: white;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>DIFENDIAMO il territorio, l'ambiente e le persone,FERMIAMO l'apertura della miniera Zanconi</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14pt;">Un grande <b>PIC NIC</b> sui prati circostanti <b><u>MEDITANDO</u></b> su ciò che può
accadere … </span><br />
<br />
(se la Regione Veneto rilascerà la nuova
concessione mineraria …).<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></b><br />
<b><span style="font-size: 14pt;">DOMENICA 22 LUGLIO 2012<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 14pt;">e <o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 19px;"><b>DOMENICA 5 AGOSTO2012</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">Ore 10.00 Ritrovo a CASA
BOARO da Derio e Giulia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">Ore 11.30 Presentazione del
lavoro e dei risultati raggiunti dal Comitato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">Ore 12.00 Interventi col
pubblico. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">Ore 12.30 Pranzo conviviale:
ognuno porta qualcosa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12pt;">Ore 14.30 - <b>DOMENICA
22 luglio 2012 </b>– Teatrando con i ragazzi => rappresentazione della
fiaba:<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">“I quattro custodi della Valposina”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">Ore 14.30 - <b>DOMENICA 5 AGOSTO 2012</b> – I “Valincantà”
cantano CON e PER NOI. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12pt;">Come raggiungerci:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 12pt;">Da Arsiero prendere la S.P. 81/82 per Laghi e
Posina; a Castana dritti per Laghi; in centro a Laghi svoltare a sinistra per
S. Valentino, proseguire per contra’ Chezzi, Laita, Mogentale, Xausa, Laba
=> CASA BOARO.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">Contatti: 0445/748402 </span><span style="font-size: 10pt;">(ore serali) </span><span style="font-size: 12pt;">– 340/2507438 </span><span style="font-size: 10pt;">(lasciare
un messaggio)</span><span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<table border="1" cellpadding="0" cellspacing="0" class="MsoNormalTable" style="border-collapse: collapse; border: none; mso-border-alt: solid black .5pt; mso-border-insideh: .5pt solid black; mso-border-insidev: .5pt solid black; mso-padding-alt: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-yfti-tbllook: 1184;">
<tbody>
<tr>
<td style="border: solid black 1.0pt; mso-border-alt: solid black .5pt; padding: 0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; width: 488.9pt;" valign="top" width="652"><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 10pt;">In
caso di maltempo la manifestazione sarà sospesa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt;">Gli
organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali danni a persone e
cose durante tutta la durata della manifestazione.</span><span style="font-size: 12pt;"> <o:p></o:p></span></div>
</td>
</tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-5177264895775234232012-06-14T15:36:00.001-07:002012-06-14T15:36:42.229-07:00IL DISASTRO AMBIENTALE DELLA PEDEMONTANA VENETA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Z9iZT4h9yX4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-57025681068538933402012-06-07T14:36:00.000-07:002012-06-07T14:36:06.782-07:00CONDANNATI TRE EX DIRIGENTI DELLA TRICOM DI TEZZE SUL BRENTA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUaxG_uKhpl2id2Edyw_Eij5eZPns1wpA3x7cwDfjpp15TlqY-mPPm-s2Kurh9EaxgRE7e-muKCWZK_R184JX83AzQUie4rol-lovXAXoPNAbYBwOx3g7Y1_-R8p1PQQSHozeD4Jre0Po/s1600/tezze.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUaxG_uKhpl2id2Edyw_Eij5eZPns1wpA3x7cwDfjpp15TlqY-mPPm-s2Kurh9EaxgRE7e-muKCWZK_R184JX83AzQUie4rol-lovXAXoPNAbYBwOx3g7Y1_-R8p1PQQSHozeD4Jre0Po/s1600/tezze.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Ribaltando la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale di Bassano del Grappa il 24 maggio 2011, la Corte d'Appello di Venezia ha condannato tre ex dirigenti Tricom-Pm galvanica di Tezze sul Brenta, finiti a giudizio per la morte di sei operai rimasti esposti al cromo esavalente.<br />
<br />
L'appello ha ribaltato la sentenza ed ha emesso un verdetto di condanna (anche se molto lieve) per Zampierin Paolo 1 anno e 4 mesi,<br />
Sgarbossa Adriano 1 anno e 4 mesi, (con beneficio di sospensione della pena), e Battistella Rocco 1 anno e 4 mesi con il pagamento di una penale di 100.000 euro ai famigliari delle vittime oltre alle spese processuali.<br />
<br />
Erano accusati di omicidio colposo plurimo e lesioni personali gravissime, omissioni di cautele per non aver attenuato i rischi per la salute degli operai connessi all'uso del cromo, nikel, cianuro e altri metalli impiegati nelle lavorazioni. <br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-63857608059240140032012-05-23T00:48:00.000-07:002012-05-23T03:55:03.773-07:00SUPERSTRADA VALSUGANA: NON SIAMO D'ACCORDO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_Y6OS-5zBN3ywG8EP3bzNgcbX4y9dCHDuAPF0RaecwUtGNjVZYdGjYq88Djr7V1liOf_rb23EXVlmxHvDthP3Ns97uz0DSSWqZl7lHFjntxI6ziZtx-du8usFntzvsO5WX_tJI7g4ro/s1600/ROM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_Y6OS-5zBN3ywG8EP3bzNgcbX4y9dCHDuAPF0RaecwUtGNjVZYdGjYq88Djr7V1liOf_rb23EXVlmxHvDthP3Ns97uz0DSSWqZl7lHFjntxI6ziZtx-du8usFntzvsO5WX_tJI7g4ro/s320/ROM.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
L'assemblea del 10 maggio organizzata dall'amministrazione di San Nazario riguardante la futura superstrada a pedaggio della Valsugana, ci ha particolarmente delusi, e come noi quasi tutti i presenti sotto diversi aspetti.<br />
Siamo già consapevoli che l'arteria del progetto presentato non risolverà il problema del traffico della valle, cosa per la quale il progetto del 1999 approvato dall'ANAS nel 2007 era stato concepito e approvato da tutti. L'infrastruttura proposta in project financing, così pensata infatti, accoglierà un transito di 40.000/50.000, veicoli al giorno tra il centro del Veneto, Trento e l'Europa anzichè gli attuali 12.000 circa.<br />
Sappiamo come noto ed evidenziato dal presidente della comunità montana, che non tutti passeranno per la nuova via per diversi motivi, tra quali il pedaggio stesso (soprattutto per i pendolari) e fobie varie (secondo alcune statistiche; ciò comporterà un transito sulla vecchia ss47 paragonabile a quello attuale, ovvero la prova dell'inutilità dell'opera per i residenti in valle, che subiranno solo il conseguente impatto ambientale tra cantieri, viadotti, e inquinamento atmosferico, già al limite legale.<br />
Gli abitanti della Valbrenta si sono dimostrati contrari al project financing fin da subito e hanno raccolto attraverso i comitati oltre 2000 firme. Nonostante questo non è stato possibile fermare l'iter ed è stata "accettata" questa imposizione, nella speranza che la nuova arteria potesse risolvere il problema del traffico almeno in parte, ma vista la soluzione presentata dalle ditte, il giudizio da parte nostra è cambiato notevolmente. Le imprese costruttrici infatti, non hanno proposto un progetto simile a quello voluto e approvato da tutti nel 1999 che teneva conto delle esigenze di tutti i comuni, ma hanno fatto a modo loro.<br />
Questo progetto prevede 3 punti intermedi, in prossimità delle zone abitate, per lo scarico del materiale scavato, almeno 3 attraversamenti a cielo aperto nelle valli, e un cantiere immenso al posto del campo da calcio di San Nazario (appena rifatto) mentre il progetto condiviso prevedeva una sola uscita di servizio, con galleria artificiale, in una zona non residenziale, ovvero tra i Fontanazzi e Solagna. Per quale motivo non è possibile riproporre una soluzione simile? Solagna ha chiesto la stessa cosa e proposto lo stesso luogo, ma sembra che l'amministrazione di San Nazario sia interessata a qualcosa d'altro.<br />
E' risultato evidente infatti, nel corso dell'assemblea, che gli amministratori di San Nazario son molto più interessati al by-pass di San Marino come opera compensativa, con conseguente abbattimento dell'orribile viadotto sovrastante. Riteniamo che questa proposta non sia affatto sbagliata (siamo ben consapevoli dell'importanza della richiesta in quanto abbiamo perso un'amica proprio su quel punto) ma non deve distogliere l'attenzione dalle problematiche degli abitanti delle contrade Merlo, Mocellini, via XXV Aprile, Fabbri, Pianari, Fratta, Sarzè e Lanari, nonchè le vie del centro, che saranno percorse da numerosi camion provenienti dallo scarico di Lanari verso il deposito/stazione ferroviaria previsto nel campo sportivo. Ciò che ci preoccupa, oltre all'opera finita con i viadotti, sono i cantieri, vere e proprie cave, con i rumorosi nastri trasportatori, con le discenderie, strade a doppia corsia che tracceranno nuove cicatrici nelle zone più suggestive della valle, percorse da centinaia di camion al giorno e non ultima la polvere dovuta al carico-scarico. Tutto questo è inaccettabile, e l'abbattimento del viadotto di San Marino sembra purtroppo uno specchietto per le allodole per ottenere in ogni caso un "via libera", i nostri amministratori dovrebbero conoscere questi trucchetti, ma a quanto pare funzionano sempre. Temiamo che il sogno dell'eliminazione del mostro di San Marino non venga realizzato, purtroppo, visti i costi proibitivi dello smaltimento del cemento armato. Probabilmente sarà l'ultima cosa che le ditte si proporranno di fare, nel frattempo avranno già completato il resto del percorso con relativi introiti del pedaggio, avranno costruito il casello a nord di San Marino e acquisito la concessione di più chilometri rispetto a quelli iniziali per la propria infrastruttura, ovvero rispetto alla tratta pensata con l'uscita a Pian dei Zocchi.<br />
In seguito alle prime segnalazioni negative da parte delle amministrazioni, le ditte hanno modificato alcune cose del progetto iniziale: quelle riguardanti, San Marino, Rivalta, Pian dei Zocchi sono ottime, ricche di dettagli e pensate alla perfezione, mentre le altre a sud (Merlo, Sarzè, Lanari, ecc...), riteniamo siano semplicemente ridicole nonchè preoccupanti.<br />
E' essenziale che il comune di San Nazario si imponga con dei paletti fissi ai fini di conservare un territorio a misura d'uomo e del rispetto dell'ambiente, con la stessa fermezza con cui si è imposto per l'abbattimento del viadotto di San Marino.<br />
<br />
<i>Alcuni giovani di San Nazario </i> Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-66690001985175862072012-05-18T04:03:00.001-07:002012-05-18T04:04:49.529-07:00BOSCO URBANO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/xN0rhWCfOug?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 18px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 18px;"><b>Azione per lo sviluppo di spazi alberati in città, 12, 05, 2012 all'alba (città di Bassano del Grappa, area dismessa all'interno del nuovo grande parcheggio cittadino), piantati una ventina di ulivi, altri 70 sono disponibili alla cittadinanza, per essere piantati.</b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 18px;"><b><br /></b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 18px;"><b><br /></b></span></span><br />
<a href="http://www.facebook.com/profile.php?id=100003274557345">http://www.facebook.com/profile.php?id=100003274557345</a>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 18px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #333333; font-family: Tahoma;"><span style="font-size: 11px;"><br /></span></span></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 11px; line-height: 14px;"><br /></span></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-25434273100841338912012-05-18T00:07:00.000-07:002012-05-18T00:07:15.396-07:00CEMENTO S.P.A.<br />
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
<strong><br /></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhstW3uQeZHIF1_4MjuVmZ9tC5zaQrZxM2Ch-8jc3rcSdAxTr6tgld0CdPITFz9xUTG9W6JVIjq0u46o6nhI9jrnXssygugwpRdjOS0VKVR9hbgvwTDW1lQ9P0EgVUFkAFRrOD8A5zhijM/s400/CE.jpg" width="400" /></div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
<strong><br /></strong></div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
<strong>Abusivismo</strong>, mafia, corruzione: tutti i reati collegati al ciclo del cemento e delle costruzioni costituiscono una piaga non soltanto del Sud Italia ma dilagano anche al Nord. Questo uno dei dati emersi da <a href="http://www.ilcambiamento.it/files/cemento_spa_dossier_legambiente.pdf" style="border: 0px; color: #cd1713; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank" wrc_done="true"><em>Cemento Spa</em></a> , il dossier di Legambiente presentato ieri mattina a Genova, in occasione della XVII Giornata contro tutte le mafie, organizzata per sabato a Genova dall’associazione <em>Libera</em>.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
Il dossier offre un preoccupante ritratto del malaffare che si annida nel ciclo del <strong>cemento</strong> e rivela che negli ultimi cinque anni anche il Nord-Italia ha registrato dati allarmanti che indicano come questi fenomeni non siano una prerogativa soltanto del meridione. Dal 2006 al 2010 nel Nord Italia sono state accertate oltre 7.000 infrazioni legate al ciclo del cemento, quasi 10mila persone sono state denunciate, 9 arrestate e 1 migliaio di beni sequestrati.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
La regione con il più alto numero di reati è la <strong>Liguria</strong>. Al secondo posto c’è invece la Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta. Tra le province del Nord la più colpita è Imperia, seguita da Genova (401), Savona (398) e Sondrio (398). Il maggior numero d’infrazioni si concentra dunque nell’Italia Nord occidentale.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
È stato il vorticoso <strong>giro d’affari</strong> che ruota attorno all’edilizia, oltre che alle grandi opere pubbliche, a far divenire il Nord Italia appetibile per la criminalità organizzata, i cui insediamenti risalgono ai tempi del ‘confino’ dei capi clan siciliani, calabresi e campani.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
A muovere la <strong>mafia del cemento</strong> è un vorticoso giro d’affari collegato alla corruzione e all’abusivismo edilizio. Secondo le stime della Corte dei Conti, buona parte dei 60 miliardi di euro ‘fatturati’ ogni anno nel nostro Paese dalla corruzione può essere ricondotta al sistema degli appalti pubblici e alla ‘valorizzazione’ immobiliare del territorio. Soltanto nel 2010, rivela Legambiente, il mattone illegale ha fatturato, secondo i dati elaborati dalla nostra associazione, almeno 1,8 miliardi di euro.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
Enrico Fontana, Responsabile Osservatorio Ambiente e Legalità Legambiente ha spiegato che il dossier mostra come l’intreccio tra illegalità, corruzione e mafie nel ciclo del cemento costituisca una seria minaccia per l’economia e l’ambiente del Nord Italia. “Dopo aver saccheggiato e impoverito il Mezzogiorno – continua Fontana – i clan stanno sempre di più trasferendo il loro sistema d’imprenditoria criminale nel resto del Paese, sfruttando disattenzioni, sottovalutazioni del problema, vere e proprie complicità”. Ecco perché è necessaria “una <strong>reazione forte</strong> e immediata da parte di tutti: dalle istituzioni a chi ha responsabilità politiche, dalle imprese ai cittadini”.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
Per combattere gli illeciti, Legambiente rilancia tre proposte specifiche. La prima riguarda l’approvazione da parte del Parlamento di un efficace <strong>sistema sanzionatorio</strong> contro la corruzione che preveda, in particolare, la ratifica della convenzione di Strasburgo del 1999, l’introduzione nel nostro codice di delitti come il traffico d’influenze illecite, la corruzione tra privati, l’autoriciclaggio.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
La seconda proposta dell’associazione consiste nell’introduzione nel Codice penale di quei <strong>delitti contro l’ambiente</strong>, sollecitati dalla direttiva 2008/99/CE, che rappresentano uno strumento indispensabile contro i fenomeni di aggressione illegale al territorio e alle risorse naturali.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
Legambiente sottolinea infine l’importanza di definire un Piano nazionale di lotta all’abusivismo edilizio, che individui insieme a Regioni ed enti locali tutti gli strumenti utili per stroncare la mafia del cemento.</div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.ilcambiamento.it/territorio/cemento_spa_dossier_legambiente_2012.html">http://www.ilcambiamento.it/territorio/cemento_spa_dossier_legambiente_2012.html </a></div>
<span style="border: 0px; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;"><br /><br /></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5402855195111586428.post-44748623686098686642012-05-07T14:11:00.002-07:002012-05-07T14:11:55.741-07:00PER NON DIMENTICARE I LAVORATORI MORTI ALLA TRICOM DI TEZZE SUL BRENTA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCuEhgZJhSOILgh9Q-Juu837jQWa-LtVGmwKJPLTyMQhuUqZCj09Xt-JAeFkKrzu_v89ux00OA6MUafg3n4KdxF7yn0EqWXx57E9C2mFGkNq6Q2OPCWyljDnQcEh1cvmpmY3hallVjLT8/s1600/CROMO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCuEhgZJhSOILgh9Q-Juu837jQWa-LtVGmwKJPLTyMQhuUqZCj09Xt-JAeFkKrzu_v89ux00OA6MUafg3n4KdxF7yn0EqWXx57E9C2mFGkNq6Q2OPCWyljDnQcEh1cvmpmY3hallVjLT8/s400/CROMO.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;">Si apre il
processo d’appello contro la sentenza</span><span style="font-family: Arial;"> </span><span style="font-family: Arial;">ai
vertici aziendali della</span><span style="font-family: Arial;"> </span><span style="font-family: Arial;">Tricom Galvanica
PM di Tezze sul Brenta, (azienda galvanica già condannata nel 2006 dal
Tribunale di Cittadella, perchè</span><span style="font-family: Arial;">
</span><span style="font-family: Arial;">responsabile del grave avvelenamento della falda acquifera nell'alta
padovana)</span><span style="font-family: Arial;"> </span><span style="font-family: Arial;">assolti dal</span><span style="font-family: Arial;"> </span><span style="font-family: Arial;">tribunale di</span><span style="font-family: Arial;">
</span><span style="font-family: Arial;">Bassano dall'accusa di omicidio colposo per la morte di alcuni operai
dell'azienda a causa di malattia contratta nel luogo di lavoro e mancato
rispetto delle norme di sicurezza.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">La sentenza è
stata vergognosa e inaccettabile: “perchè il fatto non sussiste”. Alla lettura
della sentenza è montata giustamente la rabbia: due uova lanciate contro il
tribunale e qualche frase gridata sono bastati perchè il tribunale di Bassano,
così negligente con i padroni accusati di omicidio, diventasse celere e solerte
denunciando immediatamente otto lavoratori per minacce e imbrattamento. Anche
questa vicenda processuale, tuttora in corso presso il tribunale di Trento, è
stata accompagnata da presidi di centinaia di persone solidali e dei comitati
locali. Questo processo si concluderà il 27 giugno prossimo.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">Il nostro
Comitato si è schierato fin dall'inizio con le famiglie degli operai deceduti.
Per anni abbiamo seguito il processo di Bassano senza perdere un'udienza,
convinti che solo mantenendo alta la tensione e la visibilità sul caso si
potevano evitare l’insabbiamento dell’inchiesta.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">E' tempo
quindi di rilanciare la lotta in vista delle importanti scadenze processuali
del 7 e del 27 giugno</span></b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">, organizzando assemblee, presidi e manifestazioni
pubbliche, facendo sentire tutto il peso delle sentenze che saranno emesse
nelle due sedi. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">Invitiamo
tutti a partecipare a<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--><b><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Venezia il 7 giugno </span></b><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">per
un presidio pubblico in occasione del processo d'appello sul caso<b> </b>Tricom;<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--><b><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Trento il 27 giugno</span></b><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">
per la manifestazione pubblica in occasione della sentenza del processo contro
i nostri otto compagni denunciati.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></b></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">Data
e luoghi saranno segnalati sul nostro sito.</span></b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">Per sostenere le nostre attività
stiamo organizzando un pranzo popolare di sottoscrizione a Bassano località San
Michele il<b> 10 giugno prossimo.</b><o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></b></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">Comitato
per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze sul
Brenta e Bassano del Grappa <o:p></o:p></span></b></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Arial; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></b></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<a href="http://salutetezze.blogspot.it/2012/05/prossimi-appuntamenti.html">http://salutetezze.blogspot.it/2012/05/prossimi-appuntamenti.html</a>
</div>Unknownnoreply@blogger.com0