giovedì 26 maggio 2011

ALLARME ESCAVAZIONI NEL TERRITORIO !

Circa un anno fa Italia Nostra aveva lanciato un allarme in merito al problema delle escavazioni che stanno interessando il nostro territorio. Dopo un anno non se ne parla quasi più e intanto queste continuano a renderlo sempre più degradato.  

Le cave stanno cambiando in modo irreversibile alcuni luoghi come la Valbrenta e l'Altopiano di Asiago nel comune di Bassano del Grappa (Frazione Rubbio-Vallarana) e in parti pertinenti ai comuni della Vallata.




ESTRAZIONI IN VALBRENTA
La cava miniera di Costa Alta in Comune di Carpanè risale al 1912 ma il rinnovo per ulteriori 40 anni della concessione alla estrazione è destinata ad ipotecare in maniera ineluttabile il futuro della valle tutta! 
Sicurezza per gli abitanti, qualità dell'aria per micro e macro polveri, rumori, inquinamento da mezzi pesanti non possono trovare ristoro nelle false mitigazioni che le leggi propongono.
La distruzione dei luoghi (compresi siti storici-linea di sbarramento Carpanè-Col Moschin- risalenti alla Prima Guerra Mondiale) non potrà mai trovare un ripristino realistico per la enormità del disastro ambientale.
La valutazione di impatto ambientale non ha tenuto conto dell'aspetto geologico e idrogeologico di una area ad alto rischio nemmeno al riferimento alle copiose sorgenti aperte in diversi fronti dalla miniera, come sostenuto anche dalla Autorità di Bacino.



CAVE DI DETRITO E CONOIDI DELLE VALLI

Da alcuni anni i conoidi di deiezione dei detriti glaciali che hanno ricreato nei secoli un ambiente naturale di pregio-contraddistinto da boschi cedui a coprire le pareti rocciose della Valsugana-sono oggetto di un'attività selvaggia di asportazione dei materiali ghiaiosi.
Sotto le mentite spoglie di operazioni di messa in sicurezza migliaia di metri cubi di volume di materiale dei conoidi dei comuni di Primolano, Cismon Carpanè e Valstagna sono stati comprati dai cavatori.

Il disastro ambientale è sotto gli occhi di tutti!

Viene interrotta la continuità naturale di ambienti floro-faunistici unici; addirittura il Brenta è oggi passato con opere idrauliche precarie e in dispregio a qualsiasi vincolo ambientale, da centinaia di camion che impattano sulla viabilità della Valsugana, mortificando la qualita della vita dei suoi abitanti.

CAVE DI MARMO/PIETRA

Ci sono una serie di devastanti impatti paesaggistici in ambiti di grande interesse ambientale e naturale nell'Altopiano dei Sette Comuni nei territori del comune di Bassano del Grappa (Frazione di Rubbio-Vallarana) e in parti pertinenti ai comuni della vallata.
Sulla valle assistiamo a selvaggi assalti che aprono pericolosi fronti a strapiombo sui declivi al di fuori di ogni controllo delle autorità preposte creando uno scenario di orrendi buchi danteschi.


CAVE DI SABBIA E GHIAIA

Un'altra problematica è quella derivante dalla messa a nudo della falda freatica e della sottrazionedi ampie superfici a destinazione agricola nelle zone di alta pianura alluvionale sotto mentite spoglie di bonifica di terreni dichiarati non particolarmente fertili ai fini agronomici.
Intensa è l'attività estrattiva principalmente di materiali ghiaioso-sabbiosi nel territorio dei comuni di Rossano V., Tezze sul Brenta e in parte Rosà, Cassola, Cartigliano e Romano d'Ezzelino.
Forti dubbi permangono sulle grandi quantità di materiali estratti, sulle modalità di coltivazione delle cave, sui possibili destini a discarica dei siti, sul ripristino dei luoghi sui controlli che le autorità (Comuni, Province e Regione) esercitano a riguardo. Inoltre sono presenti inquinamenti collegati agli elevati flussi di traffico pesante.

Su tutto questo, come anche sottolinea Italia Nostra ci sono i fondati dubbi sulla mancanza di controlli per far rispettare almeno le prescrizioni!

http://www.italianostra.org/wp-content/uploads/cave-italia-nostra_-Bassano-del-Grappa-finale.pdf

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