Oggi un gruppo di attivisti dei comitati No Pedemontana si è recato
presso il cantiere abusivo di Montecchio Precalcino-Sarcedo per
ribadire che l'autostrada pedemontana veneta è un'opera illegittima
che viene illegittimamente realizzata sulla base di ordinanze
illegittime emesse da un commissario illegittimo come sentenziato da
duplice pronunciamento del Tar del Lazio.
Gli attivisti hanno appeso alcuni striscioni lungo le recinzioni del
cantiere con le scritte:"Cantiere Abusivo" e "No Pedemontana"
Le mie considerazioni su quanto accaduto sono le seguenti:
Questa iniziativa dimostra che l'opposizione all'opera esiste ed è ben
determinata a resistere anche di fronte all'arroganza dei boiardi
regionali e di stato che si credono al di sopra delle leggi che tutti
i cittadini debbono invece rispettare.
Con l'avanzare dei lavori, la tensione cresce e la popolazione
comincia ad alzare la testa.
Alcuni abitanti del luogo, tra cui alcuni agricoltori che, obtorto
collo, subiscono l'avanzare dei lavori, hanno manifestamente
dichiarato la propria contrarietà all'opera e solidarizzato con coloro
che appendevano gli striscioni.
In questo momento, i proprietari dei terreni su cui sorgono i
cantieri, sono ancora i cittadini residenti, perchè non risulta siano
ancora stati effettuati espropri.
Infatti, fino ad oggi sono state effettuate solo le cosiddette
"immissioni in possesso", ossia dei "surrogati" di esproprio che
permettono alle ditte di lavorare, ma che lasciano la proprietà del
terreno al vecchio proprietario, fino a quando l'esproprio non viene
formalizzato (in certi casi ci voglion decine di anni).
Ne consegue che in questo momento le ditte che stanno lavorando nei
cantieri, sono in difetto di legge, perchè l'autorizzazione
all'immissione in possesso dei terreni (che non è l'esproprio), deriva
dal dichiarato stato di emergenza e dalla nomina del commissario
delegato, che (lo ribadiamo) essendo illegittime, non valgono nulla e
fanno valere nulla anche le immissioni in possesso.
In atre parole, SIS e i suoi subappaltati stano lavorando su dellle
proprietà private senza averna alcun titolo e quindi i cantieri sono
abusivi.
Invece di dimostrare il disprezzo per comitati e cittadini che filtra
da certe interviste rilasciate alla stampa, Zaia, Chisso e Vernizzi ci
riflettano sopra e facciano un passo indietro (dopotutto il loro
stipendio è pagato da noi).
Lanfranco Tarabini per CDST,
11 febbraio 2012
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