martedì 12 aprile 2011

LA REGIONE NEGA GLI ATTI IN MERITO ALLA PEDEMONTANA

COMUNICATO STAMPA  

Arv) Venezia 8 apr. 2011 - "La Giunta regionale nega accesso e trasparenza ai dettagli economici e tecnici della concessione per la superstrada Pedemontana veneta". Le denuncia arriva dai consiglieri regionali del Pd che, facendosi portavoce delle richieste di numerose amministrazioni locali e cittadini interessati al tracciato della nuova opera, aveva formalmente chiesto al commissario delegato Silvano Vernizzi copia della convenzione stipulata tra Regione Veneto e il consorzio Sis che si è aggiudicato la realizzazione della superstrada a pedaggio. "Accesso negato - spiega la capogruppo Laura Puppato - perché il commissario, dopo esserci rivolto per un parere all'Avvocatura di Stato, ci ha ricordato che la sua nomina è governativa e che quindi la sua attività e la materia da lui gestita non può essere sottoposta al controllo generalizzato dell'attività amministrativa". La capogruppo Puppato, insieme ai due consiglieri vicentini Stefano Fracasso e Giuseppe Berlato Sella, ha quindi rivolto una interrogazione alla Giunta per censurare il mancato accesso al contratto della Pedemontana chiedendo che siano resi trasparenti "i termini di carattere economico e tecnico" della convenzione stipulata tra Regione Veneto e il raggruppamento d'imprese Sis. "Al di là degli aspetti tecnico-burocratici - spiegano i tre consiglieri del Pd - il veto posto all'accessibilità di atti pubblici rappresenta un atto molto grave perché lede i diritti dei cittadini e dei loro rappresentanti eletti nell'amministrazione regionale e negli enti locali. E', infatti, nostro preciso compito di consiglieri regionali esercitare funzioni di controllo. Tanto più quando sono in gioco questioni cruciali per la Regione e i cittadini, come la quota del project financing a carico del bilancio regionale, la durata del canone, le modalità con cui quest'opera strategica viene realizzata, le possibilità di accesso alla superstrada a pagamento previste per i residenti nei comuni attraversati, le condizioni di esproprio". "Il diniego oppostoci dal commissario 'governativo' - aggiunge Laura Puppato - rappresenta una gravissima lesione dei diritti statutari dei consiglieri regionali e dello stesso Consiglio, che mette a rischio le stesse regole democratiche". A preoccupare i consiglieri del Pd è inoltre il dilagare delle figure dei commissari, che finiscono per sottrarre importanti segmenti dell'attività amministrativa della Regione al ruolo di controllo dell'assemblea legislativa. "Dal Passante alla pedemontana - elencano Puppato e Fracasso - dalla gestione del dopo-alluvione e del dissesto idrogeologico alla stessa sanità, per la quale si sta profilando il commissariamento, fino ai project financing in itinere nell'edilizia sanitaria e nelle infrastrutture: la Regione Veneto sta affidando aspetti fondamentali della propria gestione e del proprio potere amministrativo a figure tecniche dotate di massimi poteri che si sottraggono ad ogni forma di verifica e di ispezione da parte del Consiglio regionale che è l'unico organo democraticamente eletto dai cittadini. E questo è davvero inaccettabile per la nostra democrazia".

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