Un’opera che in questo momento di grave crisi, anziché inserirsi in una nuova visione economica e sociale basata sui Beni Comuni (unica via di uscita dalla crisi) si fonda ancora una volta sulla distruzione e l’espropriazione del territorio, sulla mancata informazione e il non coinvolgimento dei cittadini, sul modello di sviluppo consumistico e di rapina basato su auto+asfalto+cemento+grandi opere+finanza che ha già messo in crisi le risorse della terra. Partecipiamo tutti
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