lunedì 14 novembre 2011

LA POPOLAZIONE E LE ASSOCIAZIONI DI CRESPANO DICONO NO ALL'IMPIANTO A BIOGAS

                                      Un impianto a Biogas come quello di Crespano



Il sindaco di Crespano ha approvato in Giunta una Delibera di intenti in cui propone di realizzare una CENTRALE A BIOGAS pare di circa un megawatt nel territorio di Crespano.
I cittadini della Pedemontana e numerose Associazioni hanno approfondito e discusso gli aspetti del progetto, arrivando alla conclusione di essere assolutamente contrari.
Non contrari ad un impianto in quanto tale, ma contrari alle DIMENSIONI SPROPOSITATE DELL'IMPIANTO PROPOSTO, E ALLA SUA UBICAZIONE, IN UN TERRITORIO CON SICURAMENTE ALTRA VOCAZIONE!!!!

Le Associazioni, i Comitati Popolari, gli agricoltori, gli allevatori e i rappresentanti consigliari della Pedemontana del Grappa e dell'Asolano

riunitisi in assemblea, dopo aver attentamente analizzato quanto Proposto dal Sindaco di Crespano.


1) Ribadiscono il loro fermo e deciso NO al progetto di impianto a Biogas così come proposto dalla Giunta Comunale di Crespano del Grappa.
2) Considerano INACCETTABILE che DUE SOCIETA' ESTRANEE al territorio e aventi sede a Milano e Roma realizzino l'impianto a Crespano, traendone ENORMI VANTAGGI ECONOMICI.Tutto ciò senza una garanzia rigorosa e certa circa le ricadute sulla viabilità, la sicurezza, le condizioni ambientali, urbanistiche e paesaggistiche di un territorio fragile e delicato com'è quello della zona  in cui l'impianto è previsto.
3) Non è moralmente nè economicamente accettabile che si utilizzino RISORSE ALIMENTARI (MAIS) provenienti da altri territori per far funzionare l'impianto sconvolgendo e distorcendo l'equilibrio colturale, produttivo e ambientale del nostro territorio.


Le Associazioni, i Comitati Popolari, gli agricoltori, gli allevatori e i rappresentanti consigliari della Pedemontana del Grappa e dell'Asolano


SI DICHIARANO DISPONIBILI A VERIFICARE LA FATTIBILITA' DI UN IMPIANTO A BIOGAS A BASSA POTENZIALITA', CHE SIA DEL TUTTO COMPATIBILE CON IL CONTESTO AMBIENTALE  E LOGISTICO DELL'AREA PEDEMONTANA


A condizione che


1) L'impianto sia progettato, finanziato e gestito totalmente ed esclusivamente dagli stessi agricoltori e allevatori del nostro territorio, in colaborazione con le loro associazioni di categoria, e NON DA SOCIETA' ESTERNE. Il fabbisogno del territorio è MOLTO INFERIORE  A QUELLO PREVISTO DA UN'IMPIANTO DI 1 MEGAWATT PROPOSTO!!!
2) L'impianto sia alimentato SOLO CON LIQUAMI E DEIEZIONI ANIMALI provenienti dagli impianti di coltivatori e allevatori del Comune di Crespano del Grappa e non da esterni  che non possono essere controllati!!
3) L'impianto abbia una potenzialità calibrata sulla produttività delle aziende di Crespano e sia realizzato con le più avanzate tecnologie e garanzie per l'ambiente e la popolazione.
4) La popolazione del comune di Crespano del Grappa sia chiamata a dare il suo consenso mediante REFERENDUM POPOLARE così come previsto dallo Statuto Comunale.
5) Siano coinvolte e informate le popolazioni e le Amministrazioni dei Comuni Limitrofi la Comunità Montana del Grappa e dell'Asolano (IPA).

MANTENIAMO ALTA L'ATTENZIONE SUL NOSTRO TERRITORIO

Le Associazioni e i Comitati

Comitato Ambiente, territorio e tutela dei beni comuni di Crespano del Grappa
Ass. Sentieri Natura-San Zenone degli Ezzelini
Associati di Italia Nostra dell'Asolano
Ass. Marigold-San Zenone degli Ezzelini
Ass. Il Fiore-Fonte
Comitato Oasi di San Daniele
Ass. Oasi di San Daniele
Gruppo Acquisto Solidale Asolo
Ass. Aria Nova-Pederobba
Ass. La Pervinca-Bassano del Grappa
Gruppo Allevatori di Crespano del Grappa

Gruppi Consigliari dei Comuni
"Sempre per Crespano" di Crespano del Grappa
"Impegno Democratico" di Crespano del Grappa
Due gruppi di Mussolente
Lista Civica "Borso Viva" di Borso del Grappa
Gruppo di Maggioranza e di Minoranza di San Zenone degli Ezzelini
"Con Te per Asolo" di Asolo
"Insieme per Asolo" di Asolo
"Per Monfumo" di Monfumo

1 commento:

  1. Perfettamente d'accordo con le condizioni 4 e 5, e con la seconda parte della condizione 3 (che l'impianto sia garantito dalle più avanzate tecnologie). Sulla condizione 1 e sulla prima parte del 3, sono d'accordo in linea di principio, ma non conoscendo così a fondo quali siano le produttività della nostra zona.
    La condizione 2 è invece una sciocchezza colossale: un impianto biogas può essere alimentato PRINCIPALMENTE a deiezioni, ma non a sole deiezioni, perché i batteri da qualche parte si devono attaccare! E per quanto riguarda gli scrupoli morali sull'utilizzo di materie commestibili, rilancio con una domanda: quanti terreni coltivati sono stati abbandonati negli ultimi decenni (per non parlare della trasformazione in capannoni)? La piccola produzione di cereali da inserire nell'impianto non può servire a riattivare questi terreni, cosa che peraltro porta a curare di più il territorio (vedere quanto successo alle cinque terre, dove i terreni abbandonati sono franati a causa dell'abbandono delle colture)?

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